Borsa chiusura 19 novembre: la minaccia nucleare di Putin manda l’Europa in tilt, a Milano tonfo Tim

Le Borse europee chiudono in rosso, segnate dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, innescate dalla minaccia nucleare di Putin. In questo clima di incertezze, i titoli della difesa registrano guadagni, mentre gli investitori si rifugiano in asset sicuri Le Borse europee chiudono in rosso, pesantemente influenzate dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, sebbene i cali siano stati inizialmente più pesanti. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altre testate

Euro / Dollaro USA Londra (Borsa Italiana)

S&P 100 S&P-500 (LA STAMPA Finanza)

Il lancio del primo missile Usa su territorio russo e l’apertura di Mosca ad una risposta con armi nucleari peggiorano sensibilmente l’umore dei listini, che in mattinata virano rapidamente in calo dopo una partenza in rialzo. (la Repubblica)

Piazza Affari scivola e sfiora il -3%. Le minacce nucleari della Russia spaventano l’Europa

spread Digital Value (LA STAMPA Finanza)

Questo passo è stato reso possibile dall’autorizzazione del presidente Joe Biden, portando a una risposta immediata da parte del presidente russo Vladimir Putin. Questa reazione dei mercati è stata innescata dall’aumento delle ostilità, con le forze ucraine che hanno utilizzato per la prima volta i missili balistici statunitensi Atacms contro il territorio russo. (Borse.it)

A Milano soffrono soprattutto le banche, con Fineco, la Popolare di Sondrio e Unicredit in ribasso di cinque punti percentuali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)