2028, l’anno in cui le IA potrebbero restare a secco

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La Stampa ECONOMIA

Il 12 luglio 1924, a Arpajon, in Francia, la Fiat SB4 “Mefistofele”, guidata da Ernest Eldridge, ottenne il record di velocità di circa 234 km/h, grazie ad un motore sei cilindri di quasi 21 litri di cilindrata che sviluppava 320 cavalli. Cento anni dopo, un’Alfa Romeo Giulia Veloce supera i 240 km/h grazie ad un motore di 2 soli litri (un decimo della Mefistofele) che produce 280 cavalli. Nell’epoca eroica del motorismo, in mancanza di tecnologie più sofisticate, si cercavano le prestazioni usando la forza bruta, costruendo motori enormi, inefficienti, che divoravano carburanti di pessima qualità. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

un MANUTENTORE MACCHINE UTENSILI ricerca per importante azienda cliente nel settore della METALMECCANICA (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

SpringboardVR è un fornitore di software per la gestione delle sale giochi VR e il più grande mercato di contenuti per il location based entertainment (LBE). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Dopo il grande successo della tappa inaugurale di Padova, il roadshow DESTINATION AI targato TD SYNNEX continua il suo viaggio verso il futuro dell’Intelligenza Artificiale, con un nuovo e imperdibile appuntamento nella splendida città di Bari. (Digitalic)

L’investimento monstre da 550 miliardi di dollari del piano Stargate annunciato dal presidente Donald Trump e il terremoto provocato dalla start-up cinese DeepSeek, con il suo modello rivoluzionario DeepSeek-R1, hanno riportato l’intelligenza artificiale generativa al centro del dibattito globale. (Industria Italiana)

Se non attiviamo il nostro cervello per scrivere una e-mail e affidiamo anche la minima attività creativa all’intelligenza artificiale, il rischio di essere mangiati dalla macchina è dietro l’angolo. Nel caso dell’Italia questo discorso è ulteriormente amplificato perché la creatività resta un valore distintivo e competitivo, forse il nostro valore per eccellenza”. (la Repubblica)

Acemoglu e Autor analizzano come l'AI potrebbe ridurre il lavoro manuale e aumentare le disuguaglianze, sottolineando l'importanza di un equilibrio tra automazione e capacità lavorative (Agenda Digitale)