Virus respiratorio sinciziale: incontro ministero-Aifa per eliminare le disparità di trattamento sul monoclonale

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Sanità24 SALUTE

Si è svolto oggi, presso il ministero della Salute, un incontro dei Capi dipartimento e i direttori generali della Prevenzione e della Programmazione sanitaria con il presidente e il direttore tecnico scientifico di Aifa, in merito all’anticorpo monoclonale per le infezioni da virus respiratorio sinciziale. Lo riporta in una nota lo stesso ministero della salute sottolineando che “si è condivisa la necessità di individuare una soluzione rapida per eliminare disparità di trattamento nelle Regioni in piano di rientro in merito all’utilizzo del monoclonale”. (Sanità24)

Ne parlano anche altri giornali

L’anticorpo monoclonale nirsevimab (nome commerciale Beyfortus) è un farmaco sviluppato da Astrazeneca e Sanofi che si somministra come un vaccino: una singola dose protegge neonati e bambini da bronchioliti e polmoniti causate da virus respiratorio sinciziale (RSV). (Fanpage.it)

L’epidemia stagionale da virus respiratorio sinciziale, che può portare nei neonati a casi gravi di bronchiolite, è alle porte e tra i medici è già scattata l’allerta per questa infezione che ogni anno nel mondo causa la morte di circa 100mila bambini con meno di cinque anni. (Nurse Times)

"Quanto accaduto con la vicenda riguardante la possibilità per le Regioni di rendere disponibili gli anticorpi monoclonali contro la bronchiolite dei neonati, possibilità negata alle Regioni “povere” come la Campania, ovvero che si trovano nel piano di rientro in ambito sanitario, rappresenta “l’antipasto” di quanto avverrà, e non solo nella sanità, con l’autonomia differenziata - dichiara Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto - Il relativo passo indietro del Governo non “assolve” l’esecutivo da quello avrebbe rappresentato l’ennesimo calcio al Sud e a tutti i cittadini meridionali. (Ottopagine)

Bronchiolite, farmaco sarà gratuito in tutte le regioni del Paese

L’allerta è scattata ancora prima del periodo canonico, da novembre fino a marzo. Un nuovo farmaco preventivo potrebbe però segnare una svolta: si tratta dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab, che ha dimostrato di prevenire il 90% delle ospedalizzazioni e che il Ministero della Salute ha annunciato di voler rendere disponibile gratuitamente, a carico del Ssn, in tutte le Regioni per il trattamento dei neonati. (Il Fatto Quotidiano)

Questo almeno è quanto ha chiesto con forza all'assessorato regionale alla Sanità Osama Al Jamal, presidente della Federazione italiana medici pediatri di famiglia in Sardegna, insieme ai colleghi delle società italiana di neonatologia e società italiana di pediatri. (YouTG.net)

La decisione è arrivata dopo una giornata di duro scontro sull'accessibilità del medicinale (LAPRESSE)