Federica Manzon ha vinto il Premio Campiello con "Alma". L'abbiamo intervistata

Non è un libro autobiografico, dice Federica Manzon. Tuttavia, Alma, il romanzo con cui ha vinto il Premio Campiello 2024, esplora temi importanti e a lei cari: il rapporto con le radici, l’identità, la memoria e la Storia con la S maiuscola. Da cui la scrittrice friulana è stata sfiorata più volte, fin dall’adolescenza negli Anni 90 vissuta in piena guerra dei Balcani. È proprio quel conflitto a ripresentarsi nei ricordi della protagonista del libro, la giornalista Alma, nata a Trieste e fuggita a Roma nel tentativo di cancellare i momenti in cui ha visto un mondo andare in pezzi. (AMICA - La rivista moda donna)

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Il costo di un soggiorno di una settimana varia in base alle esigenze e allo stile di viaggio, ma generalmente si aggira intorno ai 700-800 euro a persona. Questo prezzo include trasporti, alloggio e pasti economici. (Proiezioni di Borsa)

Era inevitabile che l’incontro “Il nordest e i suoi confini, tra storia e mondi immaginari” con Ginevra Lamberti e Federica Manzon si aprisse con un lungo applauso, un modo istintivo, spontaneo concesso al pubblico che vuole accogliere e insieme partecipare il proprio compiacimento per il premio assegnato solo poche ore prima all’autrice concittadina. (Il Messaggero Veneto)

Sabato 21 settembre, infatti, la sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento si è gremita di gente per la cerimonia finale del concorso letterario giunto alla sua XIX edizione. Dopo il Premio Castrovillari, anche la giuria del Premio Vitruvio Le Muse premia lo scrittore lametino Antonello Iovane. (Corriere di Lamezia)

Il libro. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Successo per la pordenonese Federica Manzon che, con Alma (Feltrinelli, ha vinto con 101 voti la 62/ma edizione del Premio Campiello. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Al secondo posto con 78 voti il favorito, Antonio Franchini, e il suo Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio), poi La casa del mago (Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi (66 voti), Locus Desperatus (Einaudi) di Michele Mari (33 voti) e infine Dilaga ovunque (Laterza) di Vanni Santoni (6 voti). (il Giornale)