Liverpool, Slot e i problemi di Chiesa: "Ha trovato un calcio che va a un'altra intensità, difficile dire quando tornerà"

Più tribuna che campo: l'avventura di Federico Chiesa al Liverpool non decolla. I Reds di Arne Slot volano, sono al vertice in Premier League e anche in Champions League sono partiti forte, con due successi contro Milan e Bologna, ma lo hanno fatto senza l'ex attaccante della Juventus.Frenato da infortuni, Chiesa non riesce a raggiungere una condizione ottimale e questo sta condizionando pesantemente il suo inserimento in Inghilterra (Calciomercato.com)

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A cura di Ada Cotugno 6 (Fanpage.it)

(Adnkronos) – L’avventura al Liverpool di Federico Chiesa non è iniziata come si sperava. L’attaccante azzurro ha avuto diversi problemi fisici che ne hanno condizionato la preparazione e non gli hanno permesso di raggiungere la forma migliore, il tutto si è tradotto in soli 78 minuti giocati in maglia Reds, distribuiti in tre partite. (CremonaOggi)

E’ stata una calda estate di mercato quella che ha accompagnato Federico Chiesa. L’esterno d’attacco, fuori dai piani della Juventus, che lo aveva messo fuori rosa, non riusciva a trovare una sistemazione, tanto che si era incominciato a pensare che avrebbe trascorso un anno intero ai margini. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

Tra imbarazzo e presunzione: lo studente Chiesa e lo schiaffo di Slot

Juventus e Inter si preparano per il Derby d'Italia. Il Derby d'Italia non è mai una partita semplice. (SpazioJ)

“E’ sempre complicato quando un giocatore arriva da una serie di problemi fisici, soprattutto quando sono successi da poco ed è difficile capire la situazione in pochi giorni. Per Federico è un po’ più semplice da spiegare dato che ha saltato di fatto tutta la pre-season, venendo a giocare in un campionato con un’intensità maggiore rispetto al campionato italiano. (La Lazio Siamo Noi)

Andiamo piano. Per carità, vinciamo anche delle partite, portiamo anche una squadra in finale di Champions ogni tanto (anche se ne abbiamo vinte quattro negli ultimi trenta anni, zero negli ultimi dieci), ma è ormai troppo frequente l’imbarazzo provato nel confrontare l’intensità di una nostra squadra con quella di un’inglese, una tedesca, una spagnola e pure di una francese. (Tuttosport)