Sara Centelleghe, la domanda al killer («Chi sei?») e il rapporto con l'amica: i punti oscuri sull'omicidio di Costa Volpino

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«Chi sei?». Sara Centelleghe avrebbe posto a Jashan Deep Bashan una domanda semplice quanto rivelatrice del mistero che avvolge il suo omicidio. I punti oscuri Perché il giovane era entrato nella sua stanza? Come si spiega la violenza nelle forbiciate? Sono tante le domande (ancora) senza risposta. Entriamo nel dettaglio dei lati oscuri dell'omicidio che si è consumato in Via Nazionale 124 a Costa Volpino nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

L'intera comunità si è riunita in un momento collettivo di ricordo della 18enne uccisa nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre Costa Volpino, l’abbraccio silenzioso per Sara: in moltissimi alla fiaccolata (BergamoNews.it)

L’omicidio di Sara Centelleghe ha sconvolto la comunità di Costa Volpino, una comunità stretta alla famiglia e agli amici della giovane uccisa nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. (L'Eco di Bergamo)

L’omicidio di Sara Centelleghe ha sconvolto la comunità di Costa Volpino, una comunità stretta alla famiglia e agli amici della giovane uccisa nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre. (L'Eco di Bergamo)

Emergono nuovi dettagli sul caso del Bergamasco. Il ragazzo «doveva incontrarsi con l’amica di Sara per uno scambio di droga, fa uso di fumo» spiega l’avvocato del ragazzo dopo l’interrogatorio di garanzia del gip. (leggo.it)

Così la comunità del Bergamasco ha espresso solidarietà per la famiglia di Sara Centelleghe, la studentessa uccisa in casa con 30 forbiciate da un giovane pari età. Un corteo silenzioso ha attraversato la strada da Lovere, di fronte all’istituto Ivan Piana che la vittima frequentava, fino all'abitazione di Costa Volpino dove è stata uccisa. (Corriere TV)

Per lei il dramma di Sara è iniziato dai singhiozzi che arrivavano dai bagni: «Stavo svolgendo la normale attività di sportello ma continuavo a sentir piangere dai bagni vicini e sono uscita per capire cosa stesse succedendo». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)