Inter, la trasferta di Berna lascia indicazioni contrastanti. “Ma la verità è che…”

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La vittoria, arrivata all'ultimo minuto, contro lo Young Boys ha permesso all'Inter di restare aggrappata al gruppo di testa in classifica e di arrivare con il massimo della fiducia al match di domenica quando, a San Siro, arriverà la Juventus di Thiago Motta. La partita di Berna ha lasciato alcune indicazioni, sia positive sia negative. "Tacco di Lautaro per Dimarco, solito traversone teso e pericoloso verso il centro dell'area dell'esterno nerazzurro, altrettanto solita zampata di Thuram che finisce in porta. (fcinter1908)

Su altri giornali

A quota 7, ben sette squadre: Manchester City, Monaco, Brest, Bayer Leverkusen, Inter, Sporting Lisbona e Arsenal. Le italiane conquistano sette punti su quindici e il merito è delle milanesi, con i successi su Bruges e Young Boys. (Il Fatto Quotidiano)

L’Inter infine, vittoria forte seppure tirata in fondo contro gli svizzeri dello Young Boys di Berna. Soltanto le due milanesi conquistano i tre punti, la Champions conferma le difficoltà delle nostre in campo europeo. (il Giornale)

Il Corriere dello Sport in prima pagina sul successo dell'Inter: "San Marcus" "San Marcus". Così titola oggi in prima pagina il Corriere dello Sport. L'Inter passa in casa dello Young Boys per 0-1: le seconde linee non sfondano, Arnautovic sbaglia anche un rigore. (TUTTO mercato WEB)

Champions League, sopra la panchina l’Inter campa. E pure benissimo… Ma è davvero così? Oppure questa teoria della panchina è solo un luogo comune? Ho letto in questi anni più teorie sulla panchina dell’Inter che sulla relatività di Einstein (ettecredo…). (Bloooog!)

Le nostre squadre camminano e le altre corrono. Anche il mercoledì di Champions certifica l’impressione amara che ci aveva lasciato il martedì con la stentata vittoria del Milan e le sconfitte di Bologna e Juventus (Tiscali)

Quella di Gasperini non è squadra da 0-0, ma i sette gol presi a Dortmund hanno convinto gli scozzesi a risparmiare un po’ di gioco, stringendo e abbassando le fila. Non ha neanche usato il piccone delle grandi occasioni. (La Gazzetta dello Sport)