Israele, è morta la madre di Noa Argamani, l’ex ostaggio di Hamas simbolo del 7 ottobre: malata di cancro, pregò di rivedere la figlia un’ultima volta

Altri dettagli:
Guerra tra Gaza e Israele

È morta a 61 anni la madre di Noa Argamani, la cittadina israeliana diventata uno dei simboli degli ostaggi rapiti da Hamas, il 7 ottobre, al rave per la festa di Sukkot. La donna, che era malata terminale per un tumore al cervello scoperto già prima del rapimento della figlia, aveva espresso un ultima richiesta: rivedere la figlia, di 26 anni, prima di morire. «Il mio solo desiderio è abbracciare Noa prima che non mi sia più possibile». (Open)

Ne parlano anche altri media

Ha visto esaudito il suo ultimo desiderio, poi ha ceduto alla malattia che l'aveva colpita prima che la figlia, Noa Argamani, fosse rapita da Hamas nel massacro del 7 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Durante le proteste in piazza è stato trasmesso un videomessaggio di Noa Argamani, volto simbolo del 7 ottobre. (la Repubblica)

A cura di Davide Falcioni Video suggerito (Fanpage.it)

Israele, Noa Argamani parla per la prima volta dopo il rapimento: 'Non dimenticare gli altri ostaggi'

La donna aveva un tumore terminale al cervello e aveva più volte espresso il desiderio di vedere la figlia per un'ultima volta prima di morire. Noa è stata al suo fianco in ospedale da quando è stata rilasciata, ricorda il sito di Ynet. (ilmessaggero.it)

Non a caso la sua prima domanda appena riacquistata la libertà, ha raccontato un agente della missione che l’ha salvata da Gaza, è stata: «Mia madre è ancora in vita?». Ostaggio dei terroristi di Hamas per otto mesi, Noa Argamani scandiva lo scorrere delle ore, desiderando di poter rivedere i propri genitori. (Moked)

Leggi tutta la notizia "Sono a casa ora, ma non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri a Gaza, in attesa del loro ritorno"... (Virgilio)