Caprarica contro Bocchino: “Ma cosa dice? Il governo vieta cortei pro Gaza ma gli vanno bene le manifestazioni degli ultras, vero?”. Su La7

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Dura reprimenda del giornalista Antonio Caprarica al direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino durante Dimartedì (La7). L’ex parlamentare del Pdl difende strenuamente la decisione della Questura capitolina e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare le manifestazioni pro-Palestina in programma a Roma sabato 5 ottobre (“Con preavvisi che in maniera più o meno allusiva tendevano a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio, francamente non era possibile lasciar fare”, ha affermato il titolare del Viminale). (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Questi sono gli ingredienti che accompagnano la vicenda della chiamata nazionale di quattro associazioni palestinesi per sabato a Roma: un appuntamento che quasi si sovrappone con l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e che anche per questo ha portato la questura di Roma a porre il suo divieto, ricevendo in cambio soltanto la pubblica conferma che l’appuntamento si terrà comunque. (il manifesto)

Quella che fino a qualche anno fa poteva essere definita semplicemente una preoccupazione, oggi sta assumendo sempre di più i contorni marcati di un fenomeno da arginare. (Corriere di Lamezia)

– Massima allerta per la manifestazione del 5 ottobre a Roma, vietata dalla questura ma annunciata – con un tam tam via social che di ora in ora si rafforza – dalla galassia pro Palestina. Data simbolica, a un anno di distanza dal massacro dei terroristi di Hamas in Israele, il 7 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Impedire il corteo pro Pal è gravissimo (e incostituzionale)

Il corteo pro Palestina a Roma molto probabilmente si farà. E questo nonostante già da parecchi giorni il Viminale abbia imposto il divieto a manifestare pacificamente per le strade della Capitale per presunti problemi di ordine pubblico. (Il Giornale d'Italia)

Il Tar del Lazio ha detto no alla richiesta avanzata dall’Unione democratica arabo palestinese di sospendere il divieto di manifestare sabato a Roma imposto dalla questura. Una decisione lampo: gli avvocati avevano presentato l’istanza di sospensiva nella mattinata di ieri e già nel pomeriggio il tribunale ha fatto sapere di non ritenerla «meritevole di accoglimento». (il manifesto)

Gli organizzatori hanno fatto ricorso al Tar, che ha risposto che non sospenderà il divieto … La questura di Roma ha vietato il corteo previsto sabato e indetto (con richiesta inviata un mese fa) da una galassia di sigle pro-Pal. (Il Fatto Quotidiano)