Giulia, la bimba di 10 mesi sbranata dal pitbull di famiglia ad Acerra
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Giulia, una bambina di soli 10 mesi, è stata uccisa nella notte da un pitbull di proprietà della famiglia ad Acerra, in provincia di Napoli. La piccola, che viveva con i genitori in un appartamento situato in un quartiere di case popolari alla periferia della città, è stata aggredita dal cane mentre si trovava in casa. I genitori, Vincenzo, 24 anni, impiegato in un distributore di carburanti, e la madre, che lavora in una pizzeria, non erano presenti al momento dell’incidente.
Secondo quanto riportato dai vicini, il cane, già noto per il suo temperamento aggressivo, avrebbe mostrato segni di pericolosità già nei mesi scorsi. Durante l’estate, infatti, il pitbull sarebbe fuggito dall’abitazione e avrebbe aggredito un altro cane che stava passeggiando nel quartiere insieme a una dog sitter. «Avevamo avvertito i genitori che quel cane era pericoloso», ha raccontato Maria Riccardi, una residente della zona. «Quel giorno azzannò un altro animale, ma non sembra siano stati presi provvedimenti».
La tragedia, secondo i testimoni, poteva essere evitata. I residenti del quartiere, sconvolti dall’accaduto, hanno espresso rammarico per il fatto che non siano state adottate misure preventive dopo il primo episodio di aggressività. «Era chiaro che quel cane rappresentava un rischio», ha aggiunto un altro vicino, sottolineando come la famiglia avesse ricevuto avvertimenti sulla pericolosità dell’animale.
Il pitbull, dopo l’aggressione mortale, è stato affidato ai veterinari per le valutazioni del caso. Le autorità stanno indagando sulle dinamiche dell’incidente, mentre la famiglia, straziata dal dolore, si trova ora a fare i conti con una perdita che ha scosso l’intera comunità locale.