germano al top, il craxi di favino è ancora inarrivabile - Berlinguer - La grande ambizione (2024)
BERLINGUER: LA GRANDE AMBIZIONE... Storia una delle personalità politiche italiane più importanti degli anni Settanta e primi anni Ottanta. Una figura rispettata da molti avversari politici e spesso osteggiata dai fondamentalisti del suo partito per le sue idee che volevano portare il PCI ad iniziare un dialogo con le forze moderate che avrebbe dovuto portare il passaggio dall'opposizione al governo della nazione. (MYmovies.it)
La notizia riportata su altri giornali
Andrea Segre – Il regista Andrea Segre sarà protagonista di due incontri in Umbria martedì 12 novembre per presentare il suo ultimo lavoro cinematografico, “Berlinguer. La grande ambizione”. Il film, che ha aperto la 19a edizione della Festa del Cinema di Roma, ha conquistato il Premio Vittorio Gassman come Miglior attore per Elio Germano, che interpreta il ruolo di Enrico Berlinguer. (Umbria Journal il sito degli umbri)
Un successo inaspettato che miete sold out continui. Come oggi al cinema Rialto, dove allo spettacolo delle 20,30 sono attesi il regista, Elio Germano e Iosonouncane, che ha scritto la splendida colonna sonora, che si ascolta come una voce parallela che fa parlare le scene, uscita il primo novembre in disco per Tanca Records (Trovarobato) con distribuzione Sony. (il Resto del Carlino)
Scarica la programmazione dal 14 al 20 novembre 2024 Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre è il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell'Unità di Genova del 1978. (Live Comune di Venezia)
Luciana Castellina, giornalista e scrittrice italiana, parlamentare comunista, più volte eurodeputata, non ha apprezzato molto il Berlinguer di Andrea Segre. Che nell’interpretazione di Elio Germano gli sembra «una versione ridotta, banalizzata: sembra un dirigente del Partito Liberale». (Open)
«Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona» cantava Giorgio Gaber all’indomani dello scioglimento del Pci nel 1991, elencando con ironia, e autoironia, i tic e le contraddizioni di chi per decenni in Italia si è definito «comunista». (Jacobin Italia)
Mica saranno tutti vecchi comunisti nostalgici?«C’è il vecchio compagno che dice “io c’ero”, che si riconosce ma magari ti dice pure “eh, però, Ingrao... La quota milione di euro sfondata nel weekend lungo, con temperature estive. (Corriere della Sera)