Ordinanza del sindaco: accensione degli impianti di riscaldamento anticipata all’8 ottobre 2024

09/10/2024 INTERNO

Per salvaguardare la salute dei cittadini, in particolar modo le fasce più deboli (bambini piccoli, anziani, persone fragili), visto il comma 1 del Dpr 74/2013, che dà facoltà ai sindaci, con propria ordinanza, di ampliare o ridurre, a fronte di comprovate esigenze (es. condizioni meteorologiche particolarmente avverse o, al contrario, particolarmente favorevoli) “i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, nonché stabilire riduzioni di temperatura ambiente massima consentita sia nei centri abitati sia nei singoli immobili”, tenendo conto delle basse temperature registrate nell’ultima settimana, ed essendo previsto un clima rigido anche per i prossimi giorni, il Sindaco ordina la facoltà di anticipare l’accensione per gli impianti di riscaldamento a partire dall’ 8 ottobre 2024 per un massimo di n. (Comune di Cormano)

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Le regole per il riscaldamento variano a seconda delle zone climatiche, individuate sulla base delle temperature... Con l'abbassarsi delle temperature si avvicina il momento di accendere i termosifoni. (Virgilio)

L'ORDINANZA. Il provvedimento prevede un periodo di attività degli impianti di riscaldamento di edifici pubblici e privati, residenziali e commerciali, dal 15 ottobre al 15 aprile 2025. (MBNews)

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«L’accensione - si legge nella nota inviata dalla Loggia - dovrà essere effettuata per una durata non superiore a 7 ore giornaliere, in una fascia oraria compresa tra le 5 e le 23, e il valore massimo della temperatura ambiente dovrà essere di 20 gradi Celsius con due gradi in più di tolleranza (a eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, per i quali è prevista la temperatura massima di 18 gradi con due gradi in più di tolleranza)». (brescia.corriere.it)

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Qui il riscaldamento può essere tenuto acceso dal 1° novembre 2024 al 15 aprile 2025. La provincia di Forlì-Cesena si trova nella zona E fatta eccezione per i Comuni di Forlì e Forlimpopoli che sono considerati più caldi e vengono classificati in zona D. (Corriere Romagna)