Per gli spari su Anghinelli fermato l'"uomo" di Lucci

Per impadronirsi di San Siro, a Milano si è pronti ad ammazzare. Lo hanno fatto, sparandosi e accoltellandosi tra di loro, i capi della Curva Nord dell'Inter. Ieri si scopre che anche nella Sud, quella rossonera, i conti si regolano a revolverate. A sparare alla testa nel 2019 a Enzo Anghinelli, che con la sua cordata voleva insidiare il potere dei capi della tifoseria, fu uno dei boss della Curva Sud: Daniele Cataldo, trafficante di droga, uomo di fiducia del leader indiscusso Luca Lucci. (il Giornale)

Su altri giornali

Daniele Cataldo, uomo di fiducia del capo ultrà milanista Luca Lucci, è stato fermato per il tentato omicidio a colpi di pistola il 12 aprile 2019, in pieno centro a Milano, di Enzo... (Virgilio)

Daniele Cataldo, uomo di fiducia del capo ultrà milanista Luca Lucci, è stato fermato per il tentato omicidio a colpi di pistola il 12 aprile 2019, in pieno centro a Milano, di Enzo Anghinelli, ultrà milanista coinvolto in procedimenti di droga. (Tiscali Notizie)

Eppure quelle cinque parole - "Sei un morto che cammina" - se l'è sentite dire proprio quell'immortale sfuggito a un doppio destino segnato: Enzo "Enzino" Anghinelli, oggi 51 anni, ex signore della cocaina di Milano finito invischiato in una battaglia per il comando della curva Sud del Milan che ha pagato a caro prezzo. (MilanoToday.it)

Chi è Daniele Cataldo, l’uomo di fiducia di Lucci fermato nell’inchiesta sulle Curve di Milano

Gli ultrà milanisti legati al capo della Sud Luca Lucci avrebbero cercato di sparare anche a Giancarlo Lombardi, detto “Sandokan”, ex storico leader degli ultras rossoneri. (SportItalia.it)

"Sono qui in pace", dice Anghinelli, con una gamba ingessata, sul volto i segni lasciati dall’agguato del 12 aprile 2019. Lucci lo caccia via. (IL GIORNO)

Il braccio destro del capo della Curva Sud Luca Lucci è accusato di tentato omicidio dell'ultrà rossonero Enzo Anghinelli (Open)