Negli Stati Uniti è in corso il più grande sciopero dei portuali da mezzo secolo

Negli Stati Uniti è cominciato martedì notte uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dal 1977. Lo sciopero potrebbe coinvolgere decine di migliaia di lavoratori secondo la United States Maritime Alliance (USMX, l’organizzazione che rappresenta i datori di lavoro del settore portuale) ed è stato indetto dal sindacato del settore (l’International Longshoremen’s Association, ILA) in seguito allo stallo nei negoziati per il rinnovo del contratto, scaduto il 30 settembre scorso. (L'INDIPENDENTE)

Su altre testate

Dal 1° ottobre incrociano le braccia i portuali di Ila della East Coast e si annuncia un effetto domino sullo shipping. Per gli scali americani si calcola una perdita di 5 miliardi di dollari al giorno. (ShipMag)

Gruppo con origini tedesche, Kühne+Nagel è un gigante mondiale dei trasporti, nei settori navale, aereo e stradale. (Corriere del Ticino)

Si tratta della prima serrata che questa organizzazione attua dal 1977: una serrata che coinvolgerà circa 45.000 operai in 36 porti della costa orientale. È una vera e propria bomba quella che è stata lanciata, poche ore fa, sulla campagna elettorale americana. (Panorama)

Sciopero porti Usa, Spediporto: "Danni anche per lo scalo genovese"

Due terzi del commercio americano, pari a 92 miliardi di dollari; 45.000 lavoratori portuali in grado di bloccare non solo 36 scali marittimi sulla costa atlantica degli Usa, ma anche una buona fetta dell’economia Usa; fra il 60 e il 70% delle esportazioni di greggio. (Nicola Porro)

La minaccia di uno sciopero storico incombe sui porti statunitensi (ComplianceJournal.it)

Con lo sciopero, ogni settimana, si stima che a livello mondiale saranno circa 500 mila i contenitori che non potranno sbarcare o raggiungere le destinazioni finali. Nuovo colpo al traffico mondiale di container, dopo dopo la guerra in Ucraina, la crisi di Suez e del Medio Oriente e quella di Panama: “Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est degli Stati Uniti e del Golfo del Messico. (Primocanale)