Tragedia Foggia, domani i funerali allo 'Zaccheria'. Le prime ricostruzioni dell'accaduto
Tragedia Foggia, domani i funerali allo 'Zaccheria'. Le prime ricostruzioni dell'accaduto Foggia, intesa come città, tifoseria e società, è ancora sotto shock per il drammatico incidente avvenuto nei pressi di Potenza nel quale hanno perso la vita tre giovanissimi tifosi rossoneri di rientro dalla trasferta della formazione di Ezio Capuano in terra lucana. Nella giornata di ieri, scrive il Corriere dello Sport si è tenuta una veglia di preghiera in memoria dei tre ragazzi nella cattedrale della città pugliese con il Vescovo che ha chiesto di pregare per gli altri due giovani ancora in rianimazione presso l'ospedale 'San Carlo' di Potenza. (TUTTO mercato WEB)
La notizia riportata su altre testate
I movimenti della tifoseria organizzata stanno manifestando solidarietà e vicinanza ai sostenitori rossoneri, non soltanto dal girone C di serie C, ma anche da altri raggruppamenti della terza serie o da tifoserie di altri campionati. (lanotiziaweb.it)
– Nella cattedrale gremita di Foggia, una città scossa dal dolore, si è svolta ieri una veglia per ricordare Gaetano, Michele e Samuele, tre giovani tifosi del Foggia tragicamente scomparsi in un incidente stradale mentre rientravano da una trasferta per seguire la loro squadra del cuore. (StatoQuotidiano.it)
Intanto restano molto preoccupanti le condizioni degli altri ragazzi rimasti feriti e ora ricoverati in terapia intensiva. Il cordoglio di Bardi e Telesca (Cronache TV)
Altri due continuano a lottare nella terapia intensiva dell’ospedale San Carlo di Potenza, stazionarie le loro condizioni con il quadro clinico che resta comunque complicato. Una cattedrale gremissima, in cui non tutti hanno trovato posto. (Telesveva)
Striscioni degli ultras del Foggia sono stati affissi all’interno e all’esterno del palazzetto “Preziuso” dove è allestita la camera ardente con i feretri del 17enne Michele Biccari, del 21enne Gaetano Gentile e del 13enne Samuel Del . (l'Immediato)
Qui insieme, possiamo gridargli il nostro dolore, interrogarlo, parlargli come un figlio parla al padre". "Il primo pensiero che ci sale prepotente nel cuore è: non è giusto. (La Repubblica)