Stanco o non serve più? Sulla Fondazione Gramsci e l’intellettuale secondo David Bidussa
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Visto qui da Bologna, una città che ha allevato la grandezza del fascismo oceanicamente plaudente o (apparentemente) il suo pargolo opposto, il comunismo in fattezze sovietiche su scala casereccia, il ceto degli intellettuali ha cessato di essere tale. Non è sopravvissuto a nessuna delle narrazioni in cui David Bidussa, con mano sempre impeccabilmente colta e impietosa, ne ripercorre l’iter storico tra la fine dell’Ottocento e l’odierna massiccia frantumazione: Pensare stanca. (Giampiero Gramaglia – Gp News)
La notizia riportata su altri media
E scoppia in un pian… “E’ difficile dirlo ma io questa cosa l’ho vissuta di persona, quando ero una ragazza. (la Repubblica)
“Ho pensato molto prima di fare questo intervento – ha detto Cestaro – perché volevo riportare sul piano pratico la cosa. “È difficile dirlo, io questa cosa l’ho vissuta di persona quando ero ragazza. (Il Fatto Quotidiano)
"È difficile dirlo, io questa cosa l'ho vissuta di persona quando ero ragazza. So cosa vuol dire la violenza". Lo ha rivelato ieri, in lacrime, al consiglio regionale del Veneto, la eletta bellunese Silvia Cestaro, esponente della Lega, intervenendo nel dibattito che ha portato all'approvazione della legge che istituisce l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere. (l'Adige)
Consiglio regionale del Veneto, durante la discussione sulla proposta del Pd di istituire un Osservatorio regionale contro la violenza sulle donne ha preso la parola la leghista Silvia Cestaro. Ed è scoppiata a piangere. (la Repubblica)