Telegram, l'app cambia regola: collaborerà con autorità

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE ESTERI

Telegram, l'app cambia regola: collaborerà con autorità 24 settembre 2024 Telegram cambia regole e dice sì alla collaborazione con le autorità giudiziare. "La ricerca su Telegram è più potente che in altre app di messaggistica perché consente agli utenti di trovare canali pubblici e bot. Purtroppo, questa funzione è stata abusata da persone che hanno violato i nostri Termini di servizio per vendere merci illegali", spiega una nota del fondatore dell'app di messaggistica Pavel Durov (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Le autorità decidono che Telegram deve fornire i dati dei possibili sospettati. A me già quando viene usata la parola “autorità” mi fa girare le balle, perché se poi penso che i dati vengono forniti a gente tipo Striano, cioè l’uomo delle Guardia di Finanza, una autorità, che ha scaricato migliaia di dossier illegalmente, allora mi dico: ma per quale cavolo di motivo abbiamo ancora questo atteggiamento sussiegoso nei confronti di questi signori che sono dei nostri stipendiati? (Nicola Porro)

Questa decisione segna una svolta significativa per una piattaforma che finora aveva fatto della riservatezza il suo punto di forza. Telegram fornirà alle autorità giudiziarie dati come gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti coinvolti in processi legali. (Tech Princess)

La piattaforma ha annunciato nuove policy dopo l'arresto del Ceo e fondatore Pavel Durov. (Fanpage.it)

Pubblicità Telegram non è più blindato come lo è stato dagli albori fino all’arresto a sopresa in Francia: il CEO della piattaforma, Pavel Durov, ha dichiarato che l’app di messaggistica inizierà a fornire gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti in risposta ad eventuali richieste da parte delle autorità. (macitynet.it)

Lo ha reso noto Pavel Durov in un post sul proprio canale. Oltre alla nuova politica sulla privacy, il fondatore e Ceo di Telegram ha annunciato che i moderatori dell’app impiegano l’AI per individuare (e, soprattutto, rimuovere) contenuti critici dalla funzione di ricerca. (Key4biz.it)

La novità arriva a un mese esatto dall’arresto in Franc… (la Repubblica)