L’indagato per spionaggio a favore dei russi: «Li ho adescati io per poterli infiltrare»
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Pericle Santoro dice di aver fatto tutto per ottenere informazioni sulla guerra in Ucraina. «Volevo far sapere a queste persone che in Italia non c’era voglia di far guerra a loro» Si chiama Pericle Santoro, è un immobiliarista monzese di 34 anni e deve fronteggiare l’accusa di spionaggio a favore della Russia. È infatti uno dei due imprenditori accusati a Milano di aver violato l’articolo 246 del Codice Penale. (Open)
Ne parlano anche altre testate
Un inquietante caso di spionaggio internazionale ha coinvolto l'Italia, con l’ombra della Russia che si allunga su operazioni clandestine per ottenere informazioni strategiche attraverso canali digitali. (Inside Over)
Dura più di un anno il legame tra un imprenditore monzese, indagato per corruzione con l'aggravante di terrorismo ed eversione, e un uomo del servizio dell'intelligence russo Fsb (non identificato), in particolare dal marzo del 2023 al maggio del 2024, quando si consuma parte della guerra, ancora in corso, tra Russia e Ucraina (Civonline)
Secondo quanto trapelato, avrebbero anche progettato di costruire nel capoluogo lombardo una rete di “case sicure”, cioè rifugi utilizzati da spie e informatori durante operazioni segrete per incontrarsi o nascondersi. (IL GIORNO)
Avrebbero venduto informazioni "sensibili" agli 007 della Federazione Russa. È questa l'accusa nei confronti di due imprenditori italiani di 34 e 60 anni, competenti in campo tecnologico e soci nella stessa azienda della Brianza. (Euronews Italiano)
L'intelligence russa avrebbe provato, tramite due cittadini italiani, a installare telecamere sui taxi di Milano per mappare, all'insaputa dei tassisti, alcune vie della città. (Fanpage.it)
Con la moglie in Transnistria e le sue convinzioni filorusse, P.S. ha spiegato la contrarietà alle politiche occidentali e da lì a poco, su Telegram, è stato adescato «dal servizio russo o da una sua entità di copertura». (La Stampa)