I funerali di Leonardo, lo strazio del papà: «Chi l’ha perseguitato deve pagare»

SENIGALLIA Il dolore è immane. Così come la necessità di sapere perché il disagio provato dal figlio sia rimasto inascoltato, soprattutto tra le mura scolastiche. Strazio e determinazione hanno guidato ieri mattina alla caserma dei carabinieri di Marzocca i genitori del 15enne che si è tolto la vita dopo aver subito atti di bullismo. Hanno presentato un’integrazione alla querela già sporta lo scorso lunedì, per mettere nero su bianco quegli elementi che, credono, siano fondamentali per l’indagine avviata dalla procura. (corriereadriatico.it)

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Un volo di palloncini bianchi e una chiesa che non è riuscita a contenere tutti coloro che hanno voluto dare l'ultimo saluto a Leonardo. In tantissimi nel pomeriggio di giovedì hanno partecipato, con un composto e dignitoso cordoglio, carico di significato, ai funerali del 15enne, vittima di bullismo, che domenica si è tolto la vita. (Vivere Senigallia)

Il giovane, bullizzato, aveva chiesto aiuto ad un insegnante di sostegno, ma invano. Il Comune di Senigallia aveva dichiarato per la giornata di oggi il lutto cittadino. (ilmessaggero.it)

I funerali dell’adolescente nel pomeriggio di giovedì, alle 15, presso la chiesa parrocchiale della frazione di Montegnano a Senigallia. (Fanpage.it)

Il ministro Valditara chiede approfondimenti sul suicidio del 15enne di Senigallia

È mercoledì 9 ottobre e Leonardo Calcina, 15 anni, invia 7 whatsapp alla mamma Viktoryia, tutti dello stesso tenore. Scrive Leo: «Mamma, ho parlato col prof di sostegno gli ho detto che voglio andare via dalla scuola». (Corriere Roma)

Si è tolto la vita usando l’arma del padre, vigile urbano. È finita così la ricerca di Leonardo, il giovane quindicenne di Senigallia, scomparso all’improvviso e ritrovato morto nella sua casa di campagna. (Famiglia Cristiana)

– L’episodio del suicidio di Leonardo Cascina, che si è tolto la vita suicida a 15 anni, all'interno di un casale a Montignano frazione di Senigallia (Ancona), con una pistola che era l'arma del padre agente della polizia locale, è attualmente oggetto di verifiche da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. (il Resto del Carlino)