Crisi della sanità in Calabria, responsabilità e conseguenze

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SALUTE

La sanità calabrese, già da tempo in una situazione critica, continua a peggiorare sotto la gestione del presidente e commissario Occhiuto. Cesare Perri, responsabile del Dipartimento Sanità del PD Lamezia, ha recentemente denunciato le gravi carenze del sistema sanitario regionale, paragonandole a una calamità naturale con morti e feriti. La priorità, secondo Perri, dovrebbe essere quella di salvare le persone e garantire loro cure adeguate in Calabria, senza dover ricorrere a trasferimenti in altre regioni.

Il rapporto 2024 della Fondazione Gimbe evidenzia un declino preoccupante della sanità ligure, con strutture in ritardo, mancanza di medici e scarsa prevenzione. Il numero di persone che rinunciano alle cure è in costante aumento, così come la fuga verso altre regioni o il settore privato. La carenza cronica di medici di medicina generale e la mancanza di prevenzione sono tra i principali problemi evidenziati.

L'annuale rapporto della Fondazione Gimbe sulla sanità italiana, presentato recentemente al Senato, dipinge un quadro impietoso della situazione. L'Italia dedica 52 miliardi in meno rispetto alla media europea alla cura della salute, e gli investimenti per la prevenzione sono diminuiti del 18 per cento. Nel solo ultimo anno, i costi a carico delle famiglie sono aumentati del 10 per cento, e quest'anno 4 milioni e mezzo di persone dovranno rinunciare a curarsi, principalmente per mancanza di soldi o di medici.

Nonostante le difficoltà del sistema sanitario pubblico, la spesa sanitaria privata non ha registrato un aumento record, contrariamente a quanto riportato da alcuni commentatori.