Ludwig, riaperte le indagini sul rogo del cinema Eros dell'83

Milano Wolfgang Abel e Marco Furlan, i serial killer del gruppo «Ludwig», non erano soli al cinema Eros. C'era un terzo uomo con loro, quando appiccarono l'incendio nella sala a luci rosse di viale Monza 101 a Milano, provocando una strage. È questa la traccia sulla quale la Procura di Milano ha riaperto le indagini sul caso del 14 maggio 1983. A 41 anni dai fatti i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti hanno riaperto il fascicolo sulla strage, al momento a carico di ignoti. (il Giornale)

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Maggio 1983, un incendio doloso distrugge il cinema a luci rosse Eros di viale Monza a Milano. Nel rogo rimangono ustionati cinque spettatori e un passante. Moriranno pochi giorni dopo in ospedale. (TGR Lombardia)

A 41 anni di distanza la Procura di Milano ha riaperto le indagini sull'incendio del cinema Eros, la strage di matrice neonazista del gruppo Ludwig del 14 maggio 1983 quando la sala cinematografica a.. (Virgilio)

La strage del cinema Eros, sala di viale Monza poco lontana dalla fermata della metrò di Rovereto, risale al 14 maggio 1983. – A lungo su quei sei morti calò un silenzio ingiustificato. (IL GIORNO)

Rogo del cinema Eros, dopo quarant’anni la Procura di Milano riapre le indagini: si cerca un “terzo uomo” che aiutò i killer di Ludwig

Milano – Il titolare del cinema Eros aveva già testimoniato nel 1987 spiegando di aver riconosciuto Marco Furlan come la persona che “una quindicina di giorni prima dell’incendio” aveva “acquistato i biglietti anche per altri due giovani che lo accompagnavano”. (IL GIORNO)

Per l’attentato estremista furono condannati Wolfgang Abel – morto a ottobre – e Marco Furlan, due serial killer ritenuti responsabili di almeno dieci omicidi rivendicati dal gruppo Ludwig tra il 1977 e il 1984. (il Giornale)

Per quel rogo doloso sono stati condannati in via definitiva a 27 anni di carcere i soci del duo neonazista veronese Ludwig: Marco Furlan, uscito nel 2008 con l’affidamento in prova ai servizi sociali, e Wolfgang Abel, morto a fine ottobre dopo essere tornato in libertà nel 2007. (Il Fatto Quotidiano)