Incentivi auto, addio: il ministro Urso chiude il portafoglio
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Per sostenere il settore automotive italiano, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso non pensa più agli incentivi all'acquisto. Durante un'interrogazione parlamentare, Urso ha spiegato che "è finito il tempo dei bonus". E così, in seguito allo svuotamento del Fondo Automotive deciso dall'esecutivo Meloni durante le discussioni in merito alla prossima legge di bilancio, non è prevista l'allocazione di fondi per incentivare gli italiani a comprare un'auto nuova. (Automoto.it)
Su altre fonti
Il governo e Stellantis, l’unico costruttore automotive attualmente presente nel nostro paese, cercano di avvicinare le posizioni dopo le recenti polemiche, ma non ci sono ancora le condizioni per siglare un accordo di «alto profilo». (ilmessaggero.it)
«Destineremo tutte le risorse del fondo, che pensiamo di aumentare nel corso della manovra, sul fronte dell'offerta, a sostegno delle imprese, soprattutto degli investimenti della filiera dell'automotive», ha affermato Urso (Il Messaggero - Motori)
"Stellantis non chiuderà nessuno stabilimento in Italia, né tantomeno sta pensando a licenziamenti collettivi". Queste le parole di Giuseppe Manca, responsabile Stellantis delle risorse umane in Italia. (DMove.it)
Stellantis: criticità attuali e scenari futuri, l'incontro Dem a Guglionesi GUGLIONESI. Il circolo Pd di Guglionesi il 18 Novembre organizza presso la casa del Fanciullo l'incontro Pubblico sulla situazione Stellantis dal titolo criticità attuali e scenari Futuri. (Termoli Online)
Crisi industriale, fiom, maserati, piano industriale, stellantis, (CGIL Modena)
“L’industria automobilistica europea è al collasso. È quanto ha affermato, secondo quanto si apprende, il ministro Adolfo Urso nel corso del Tavolo Stellantis al Mimit, facendo riferimento agli annunci fatti in questi mesi da Volkswagen, che prevede la chiusura di 3 stabilimenti in Germania, di Audi, che dismetterà le attività in Belgio e di importanti aziende della componentistica europea che cesseranno le proprie attività, con il relativo licenziamento di decine di migliaia di dipendenti. (Il Messaggero - Motori)