Trump e lo shutdown, Biden sotto accusa

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ESTERI

Donald Trump, nel giro di 24 ore, ha trascinato Washington sull'orlo dello shutdown, facendo saltare l'accordo bipartisan per scongiurarlo. L'ex presidente, seguendo il suo benefattore e super consigliere Elon Musk, continua a insistere che la colpa e ogni rischio del potenziale stop del governo federale ricadranno sul presidente ancora in carica, Joe Biden.

In un contesto politico già teso, il primo scontro tra i repubblicani a Washington ha visto 38 membri votare contro una legge finanziaria proposta da Trump, dimostrando come non sia vera la vulgata secondo cui il presidente degli Stati Uniti ha poteri dittatoriali per quattro anni. All'orizzonte, intanto, si profilano le elezioni legislative in cui i repubblicani potrebbero perdere la maggioranza.

Il Congresso americano, tuttavia, ha approvato in extremis e con larga maggioranza bipartisan una legge per scongiurare lo shutdown del governo federale, che altrimenti sarebbe scattato a mezzanotte. Prima si è espressa la Camera: il voto, su un pacchetto semplificato e di compromesso, ha ottenuto 366 voti contro 34, forte di un ampio consenso di repubblicani e democratici. Tra i deputati era necessaria una maggioranza di almeno due terzi, 288 voti, per superare ostacoli procedurali, che è stata più che raggiunta.

Il Senato ha dato il via libera mezz'ora dopo la scadenza ultima della mezzanotte, permettendo di interrompere i preparativi per lo shutdown e salvando il Natale a oltre 800.