Web tax all'italiana: la nuova legge che stanga le imprese e crea disoccupati
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I timori sulla nuova "web tax" all'italiana si fanno sempre più fondati dopo la decisione del governo Meloni di modificare l'imposta sui servizi digitali, introducendo nella bozza della manovra una vera e propria norma "stanga-imprese". Nei fatti molte delle aziende che operano nel settore digitale saranno soggette a una doppia tassazione: oltre a Ires, Irap e tutte le altre gabelle previste dalla legge, dovranno versare allo Stato anche il 3% del loro fatturato. (Today.it)
Su altre fonti
(AGENPARL) – ven 25 ottobre 2024 Tlc: Butti, su web tax non escludo gradualità, serve legge su innovazione Roma, 25 Ottobre 2024 (Agenparl)
"Una Digital services tax più pesante – fa notare Paolo Barberis, cofondatore di Dada e papà di Nana Bianca, incubatore di startup – finirà per essere scaricata sulle tasche dei consumatori". "E io pago", come diceva Totò in 47 morto che parla. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Preoccupazione da parte della Cna per la proposta governativa di estendere la "web tax" a tutte le imprese italiane che operano nel settore digitale, senza più limiti di fatturato. "Si rischia di pregiudicare le startup e lo sviluppo del settore – spiega il presidente di Cna Digitale, Nicola Ciulli –. (il Resto del Carlino)
L’Associazione Nazionale Stampa Online ANSO, in rappresentanza di tutte le testate di informazione locale e di tutti i propri iscritti chiede una modifica della norma sull’imposta sui servizi digitali. (Il Capoluogo)
Enrico Terrinoni, fiuggino di origine, è tra i destinatari del prestigioso Presidential Distinguished Service Award 2024, onorificenza internazionale conferita dal Presidente della Repubblica irlandese per eminenti meriti in campo culturale, e in particolare per il contributo alla diffusione del patrimonio letterario irlandese all’estero. (Frosinone News)
Doppia sorpresa dal governo per il mondo dell’editoria. (Italia Oggi)