Sostegno, Garofani: “A rischio il nostro modello di inclusione, sul fronte reclutamento necessaria l’apertura delle GPS nel 2025”
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No a un sistema sottoposto a vincoli e consensi come quello dei docenti di sostegno scelti col placet delle famiglie, no al conseguimento dei titoli all’estero. Assumere in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, anche da GPS. È necessaria la riapertura delle graduatorie per consentire ai docenti di inserire il titolo abilitante eventualmente conseguito. “Un’amara constatazione: il nostro modello di inclusione degli alunni con disabilità è a rischio nonostante rappresenti un modello per tutti i paesi europei che si recano qui in Italia per studiarlo”, afferma Roberto Garofani della Uil Scuola Rua durante la manifestazione dei docenti di sostegno e delle famiglie di alunni con disabilità avvenuta questo pomeriggio davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito. (UIL Scuola - La voce libera della scuola)
Su altre testate
La manifestazione chiede lo stop alla precarietà (LAPRESSE)
La fotografia regionale è questa: in ogni scuola in media il 25% dei professori è di sostegno. Nonostante quest’anno in Piemonte ci siano quasi 6mila studenti in meno, aumentano gli alunni con disabilità. (La Stampa)
Proprio oggi in un video sui social postato dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico ha detto che “si apre con tante novità: la riforma in via sperimentale dei tecnici professionali, per offrire una formazione più moderna e mettere più in collegamento la scuola con il mondo del lavoro. (la Repubblica)
In centinaia di persone si sono recate davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma per chiedere lo stop alla precarietà dei docenti di sostegno, una graduatoria permanente per il reclutamento e la formazione gratuita. (Il Sole 24 ORE)
Genitori di bambini e bambine con disabilità, insegnanti di sostegno, sindacati della scuola, tra gli altri la Flc Cgil e Gilda. Due le richieste principali del Comitato Docenti di Sostegno (CDS) promotore dell’iniziativa: la stabilizzazione dei docenti precari e il blocco dell’immissione a pettine di quegli insegnanti che hanno conseguito il titolo all’estero, al momento in attesa di riconoscimento anche in Italia (Il Fatto Quotidiano)
Centinaia di persone provenienti da tutta Italia hanno gridato per oltre tre ore «vergogna» all’indirizzo di Valditara, il ministro che è riuscito a peggiorare la già complicata situazione dei precari della scuola. (il manifesto)