Jannik Sinner trionfa agli US Open: il (primo) bacio alla fidanzata Anna Kalisnkaya e la dedica alla zia malata
Un bacio non fa sempre notizia, ma se a darlo è il riservatissimo Jannik Sinner allora le cose cambiano. Il tennista numero 1 al mondo (anche nei trend su X), 23 anni, da sempre molto geloso della sua vita privata, dopo la storica vittoria agli US Open (domenica 8 settembre a New York) si è lasciato andare baciando per la prima volta in pubblico la fidanzata Anna Kalinskaya. L'importanza di questo bacio, riassume tante cose. (Radio Deejay)
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I giorni della celebrazione. Una meritatissima celebrazione. Il celebrato ovviamente è Jannik Sinner, l'azzurro che ha vinto contro tutto e contro tutti gli Us Open: in finale ha liquidato in tre set il padrone di casa, Taylor Fritz, in un match senza storia. (Liberoquotidiano.it)
Una vittoria suggellata non solo dai complimenti di milioni idi italiani che ora salgono sul carro del vincitore, ma anche da un meraviglioso bacio con la fidanzata e collega Anna Kalinskaya, che mette a tacere tutti i gossip su una presunta crisi tra i due. (MOW)
Jannik, è qui la festa? Dopo la vittoria degli US Open, Sinner ha finalmente potuto staccare la spina per qualche ora. Il campione di New York, dopo lo shooting con la coppa, è stato ad un party esclusivo che si è svolto nella notte. (leggo.it)
Il tennista italiano, dopo il trionfo agli Australian Open, ha conquistato anche il suo secondo torneo del Slam della stagione vincendo gli US Open. Il 2024 è un anno indimenticabile per Jannik Sinner (Io Donna)
Anche il cantante britannico festeggia il trionfo di Sinner agli US Open. (La Gazzetta dello Sport)
C'è Jannik Sinner che ha appena vinto la sua sfiancante semifinale dello Us Open con Jack Draper e sta facendo un lavoro defaticante sulla cyclette; accanto a lui i suoi due angeli custodi Simone Vagnozzi e Darren Cahill, metà del team che si era abbracciato a gennaio a Melbourne perché l'altra metà (Umberto Ferrara e Giacomo Naldi) non ne fa più parte dopo il caso della positività al Clostebol. (Corriere della Sera)