Il Leoncavallo pronto a traslocare da via Watteau dopo 131 avvisi di sfratto, una sede (nelle regole) alla periferia Sud: la svolta dopo oltre 30 anni

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
IL GIORNO INTERNO

– Prima svolta nel caso Leonka. Il Comune ha ricevuto una manifestazione d'interesse preliminare, con richiesta di sopralluogo, da parte dell'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo per la concessione d'uso dell'immobile di proprietà dell'amministrazione in via San Dionigi 117, tra Porto di Mare e Rogoredo. Un passo necessario per avviare l'iter che dovrebbe concludersi con il trasloco dello storico centro sociale, da più di trent'anni di casa nell'ex cartiera di via Watteau della famiglia Cabassi. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

I locali erano identici, a cominciare dallo striscione delle “Mamme del Leoncavallo”, a quelli in cui si pogava dieci anni prima, mentre Manuel Agnelli degli Afterhours urlava dal palco la s… (La Repubblica)

Uno stabile che ospitava un de… Dopo cinquant’anni esatti di sedi abusive e di sgomberi, finalmente, è a un punto di svolta definitivo la storia del Leoncavallo in cerca di casa. (La Repubblica)

Barella non si pone limiti e vuole vincere sia con l’Inter che con l’Italia. Il centrocampista sardo ha parlato poco fa in questo modo. (Inter-News)

LA SITUAZIONE – Aleksandar Stankovic è uno dei giovani calciatori di proprietà dell’Inter dal potenziale più elevato. L’annata disputata dal centrocampista serbo al Lucerna, club svizzero con il quale ha totalizzato 2 gol e altrettanti assist considerando tutte le competizioni, ha convinto in maniera ulteriore i nerazzurri della necessità di evitare una realtà. (Inter-News)

È arrivata ieri negli uffici di Palazzo Marino una manifestazione di interesse preliminare, presentata dall’associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo, per la concessione d’uso dell’immobile comunale in via San Dionigi, a Porto di Mare. (Corriere Milano)

Leoncavallo, la nota del comune Siamo a marzo 2025, mentre il centro sociale Leoncavallo si trova sotto sfratto. Il rischio è che i suoi 15.000 metri quadrati, da sempre simbolo di controcultura, vengano sottratti alla collettività. (Mitomorrow)