Berlinguer. La grande ambizione, la recensione del film con Elio Germano che apre la Festa del Cinema di Roma

C’è una scena che dice molto di Berlinguer. La grande ambizione (film d’apertura della XIX Festa del Cinema di Roma; il titolo arriva da Gramsci: “Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo”). Il segretario è a casa, sta preparando un discorso, seduto alla scrivania posizionata all’angolo del salotto: il momento è delicato, il progetto dell’eurocomunismo impone delle scelte radicali (la rinuncia ai fondi straordinari elargiti dall’Unione Sovietica), il compromesso storico è percepita come una proposta troppo ardita, i russi non approvano, gli americani sono incuriositi, i democristiani temporeggiano. (cinematografo.it)

Su altre fonti

Non poteva che aprirsi con la nota citazione del fondatore del PCI il film di Andrea Segre dedicato all’indimenticabile segretario comunista titolato – non caso – Berlinguer. Un’ambizione che non poteva, ai tempi, considerarsi un’illusione, per quanto “gramscianamente” grande rimanesse “perché di importanti risultati ne furono ottenuti in quegli anni dal PCI insieme, a suo modo, alla DC” spiega Segre commentando il suo lavoro che ha aperto in concorso la 19ma Festa del Cinema di Roma (16-27 ottobre). (Il Fatto Quotidiano)

Bologna arriva alla Festa del Cinema di Roma attraverso tante avventure cinematografiche. A partire da quella di Iosonouncane, il musicista di origine sarda e bolognese d’adozione, che ha composto la colonna sonora per il film in concorso ’Berlinguer la grande ambizione’. (il Resto del Carlino)

Ed è talmente convinto dell’ideologia portata avanti dal partito che rappresenta (PCI), da essere un militante fiero e libero, praticamente da tutta la vita. Il suo segretario è un uomo dedito alla politica. (Artribune)

In sala c'è il film su Berlinguer: eccitazione totale dei compagni

Elio Germano "La grande ambizione": Berlinguer ti vogliamo ancora bene (Today.it)

Basti pensare al recente M - Il Figlio del Secolo, la serie Sky con Luca Marinelli dedicata a Benito Mussolini o Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio. Il primo motivo è che si tratta di un buon biopic, genere che pure noi, in Italia, abbiamo abbracciato negli ultimi anni con risultati in realtà superiori rispetto agli altri paesi. (Esquire Italia)

Una di queste è certamente la Festa del Cinema di Roma, giunta alla 19esima edizione e inaugurata ieri con la proiezione del nuovo film del regista Andrea Segre, Berlinguer. Praticamente una chiamata a raccolta per il popolo della sinistra che, per la via breve e immaginifica offerta dalla riduzione cinematografica, prova a ritrovare l’unità e l’identità perduta. (Liberoquotidiano.it)