Ilaria Salis, l’ex compagna di cella: “In carcere topi e botte”
L’Italia chiede i domiciliari per la maestra milanese incarcerata in Ungheria. Da dove arriva una secca smentita sulle condizioni detentive: “Le accuse mosse dai media italiani e ungheresi sono false” Ilaria Salis, l’Italia chiederà i domiciliari per la maestra anarchica milanese a processo a Budapest per le aggressioni del febbraio 2023 ai danni di gruppi di estrema destra. Dall’ex compagna di cella nuove rivelazioni sulle condizioni detentive ungheresi, da cui arriva una secca smentita: «Le accuse mosse dai media italiani e ungheresi sono false e l’organizzazione carceraria le respinge con forza». (OGGI)
La notizia riportata su altri giornali
Allo stesso modo ha fatto bene il vicepremier Matteo Salvini ad annotare che, se la Salis fosse dichiarata colpevole dalla magistratura ungherese, sarebbe "incompatibile con l'insegnamento" . (ilGiornale.it)
Delle ormai molte interviste del padre di Ilaria Salis, mi ha colpito più di tutto una frase. L’ingegnere Roberto Salis si è trovato a dover difendere pubblicamente i diritti di essere umano di sua figlia, incarcerata per quasi un anno in attesa di giudizio, nella Ungheria di Orbán. (L'HuffPost)
"Ci sono situazioni in cui tacere è una colpa, mentre parlare è un obbligo morale e una responsabilità civile. Penso a Ilaria Salis, che tutti abbiamo visto umiliata e incatenata in tribunale, in occasione del processo che la vede coinvolta in Ungheria (la Repubblica)
Le foto della sua entrata in un'aula di tribunale a Budapest incatenata mani e piedi hanno scioccato i più, anche chi non le ha viste, facendo partire subito un'ondata anti-Orbán con chi chiede la liberazione, chi il rientro in patria, chi i domiciliari e chi ha fiducia nella giustizia ungherese che purtroppo e come si sa è indipendente dai voleri del governo, proprio come la nostra. (L'HuffPost)
C'è anche Gabriele Marchesi, 23enne milanese, a essere imputato con Ilaria Salis nel procedimento sugli scontri a Budapest del febbraio 2023: sta scontando la pena ai domiciliari in Italia. (Fanpage.it)
Lo si apprende in una nota diffusa proprio dal Carroccio: «Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull'atteggiamento di un Paese membro dell'Ue, ma non solo. (Corriere Milano)