Confindustria al governo: premiare le imprese che investono

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PNRR Ponte sullo Stretto

Capri (NA). Altri investimenti, per andare oltre all’orizzonte del 2026 del Pnrr, sostenere gli sforzi delle imprese, anche immaginando un meccanismo premiale legato all’Ires, e poi occorre dare la possibilità alle imprese che hanno avviato investimento con Industria 4.0 di proseguire, ritoccando magari i loro progetti in chiave più green con Transizione 5.0. Alla vigilia del varo della manovra sono queste le richieste degli industriali al governo. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Roma, 12 ott. – “Sicuramente non ci saranno più tasse, dopodiché meno tasse lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo: basti vedere quello che abbiamo fatto nella precedente legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale contributivo di 6-7 punti percentuale che tutti giudicavano impossibile, o comunque precario, diventerà strutturale. (Agenzia askanews)

"Sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere anche le accuse che ho visto anche in questi giorni che fanno parte del dibattito politico, ma che, tendenzialmente, sviano il problema". (Secolo d'Italia)

Sembrerebbe una commedia dell’assurdo, ma invece è quel che sta accadendo nella politica italiana: da un lato una continua domanda di più finanziamento per questo e quello assieme ad una richiesta di alleggerire il costo dei pubblici servizi, dall’altro un sacro orrore per qualsiasi ipotesi di trovare i soldi necessari al bilancio pubblico per fronteggiare queste spese con una qualche forma di prelievo fiscale. (ilmessaggero.it)

Manovra, Giorgetti: "Tagliare spese inutili ministeri o farò io la parte del cattivo"

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo videointervento al convegno milanese di Fdi «Far crescere insieme l'Italia» ha rassicurato queste categorie di contribuenti, precisando che a loro non saranno richiesti sacrifici. (il Giornale)

Nella prossima Manovra “sicuramente” non ci saranno “più tasse” rispetto ad adesso. (Sky Tg24 )

“Sacrificio vuol dire che alcune spese vanno tagliate per ministeri ed enti pubblici. Dovremo rinunciare a qualche programma che non dà utilità e tagliare le spese inutili. Se non lo faranno, il ministro dell’Economia, che deve fare la parte del cattivo, lo farà”. (LAPRESSE)