Zelensky arriva in Vaticano per l’incontro col Papa

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Ucraina

Milano, 11 ott. – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Vaticano, dove è in programma un incontro con Papa Francesco prima di volare a Berlino per colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo un vorticoso tour in Europa per raccogliere consensi prima di un inverno difficile. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altre testate

«Contiamo sull'assistenza della Santa Sede per aiutare a riportare indietro gli ucraini che sono stati fatti prigionieri dalla Russia», ha affermato su X dopo l'udienza. «Presenterò il nostro piano di come si possa imporre alla Russia la pace e questo potrebbe già succedere l'anno prossimo nel 2025». (La Stampa)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Zelensky accolto da Papa Francesco in Vaticano (TV2000)

Il tour europeo di Zelensky è entrato nel vivo: ieri Londra, Parigi, Roma, questa mattina in Vaticano da papa Francesco e nel pomeriggio blitz a Berlino dal cancelliere tedesco Scholz. Zelensky è ben consapevole che il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina potrebbe raffreddarsi se Trump tornasse alla Casa Bianca, il che lascerebbe Kiev più dipendente dagli alleati europei, in primis il Regno Unito. (il Giornale)

Viaggio in Europa di Volodymyr per "blindare" aiuti e consensi. E Putin allerta la difesa nucleare

Meloni ha ribadito il sostegno dell'Italia, anche in qualità di presidenza del G7, alla legittima difesa dell'Ucraina e al popolo ucraino. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato ieri a Villa Doria Pamphilj il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. (Italia Oggi)

È un grande piacere per me accogliere oggi a Roma il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Buonasera a tutti, grazie di essere qui. (Governo)

Trentacinque minuti di colloquio riservato, nella sala della biblioteca del Palazzo apostolico, la ricerca difficile di una pace «giusta e stabile», e Volodymyr Zelensky che regala a Francesco un quadro sul massacro di Bucha, compiuto dai militari russi nel marzo del 2022 nella cittadina a nord di Kiev: raffigura una bambina in cappotto e sciarpa, «Marichka», uno sguardo di dolore e rimprovero rivolto allo spettatore sullo sfondo di edifici devastati e cadaveri per strada, il racconto che accompagna il dipinto narra le esecuzioni sommarie e le torture patite dal almeno 637 civili e ricorda la denuncia per «genocidio» alla Corte penale internazionale. (Corriere Roma)