Riforma sì, ma col ballottaggio

Giorgia Meloni Gli esiti dei ballottaggi di domenica e lunedì ci hanno consegnato una «Iron lady» (signora di ferro) italiana cioè una Giorgia Meloni che perde un po’ di «iron», acquista normalità e si mostra chiaramente irritata per il risultato dei ballottaggi. Smentisce così il suo Giovanni Donzelli che aveva dichiarato che quel risultato era stato un successo per il centro-destra. In questa fase della politica italiana, nella quale si intrecciano problemi di ogni genere, tra i quali va compresa la futura Commissione europea con il ruolo che avrà (se lo avrà, come dovrebbe essere, l’Italia) è necessario, da parte di tutti, far prevalere la ragione, evitando di aggravare le tensioni, come ha fatto, irresponsabilmente, l’onorevole Susanna Cherchi dei 5Stelle che ha invocato Piazzale Loreto (Italia Oggi)

Su altri giornali

Sono due le considerazioni che raccolgono più consensi: la prima riguarda l’astensione; la seconda, la possibilità di abbassare la soglia di vittoria al 40 per cento già al primo turno. Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, parlando a Repubblica, ha detto che il suo partito riproporrà un emendamento taglia ballottaggi. (L'Opinione delle Libertà)

“Non è che quando si perde si aboliscono le elezioni e si scappa col pallone in mano – ha spiegato la segretaria dem – non funziona così. Secondo il presidente del Senato Ignazio La Russa i ballottaggi incrementano l’astensione quindi va superata la legge per l’elezione dei sindaci. (Il Fatto Quotidiano)

Dalla Lega, a FI, a FdI, tutta la narrazione intorno alla sconfitta alle ultime amministrative, ruota attorno a questa tesi: colpa del doppio turno. Versione ingentilita con la teoria che il ballottaggio abbassi ancora l’asticella dell’affluenza (ma è quasi fisiologico: al primo turno ci sono centinaia di candid… (la Repubblica)

Ballottaggi. Caruso: “Contrastare proposta di La Russa e Meloni”

Ma in maggioranza fanno sul serio, al punto da ipotizzare che anche il sistema elettorale su cui sarà calibrato il premierato possa essere il modello del sindaco d’Italia, con la soglia di esclusione del ballottaggio al 40 per cento. (L'HuffPost)

Archiviato il turno elettorale delle amministrative si riapre la discussione sulla legge per l'elezione dei sindaci nei Comuni con più di 15mila abitanti, con il ballottaggio, ora a rischio “eliminazione” secondo la proposta avanzata dalla maggioranza di Governo. (quotidianodipuglia.it)

Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che prosegue: “La legge elettorale per i Comuni ha funzionato e funziona benissimo. Tant’è che negli ultimi trent’anni, ha garantito stabilità, governabilità e alternanza. (Avanti Online)