La caduta di Vuhledar: le forze ucraine si ritirano dopo due anni e mezzo di combattimenti

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Ucraina

La roccaforte ucraina nella regione di Donetsk ha ceduto all'offensiva russa. Mosca ha impiegato oltre due anni e mezzo per conquistare la città. Cosa significa questo per l'invasione russa dell'Ucraina? PUBBLICITÀ Le forze di Kiev si sono ritirate dalla città di Vuhledar nella regione di Donetsk. Lo ha confermato mercoledì il comando militare ucraino. Secondo il sito web di monitoraggio DeepState, i soldati russi sono entrati nella città mineraria del Donbass martedì, avanzando da ovest e da sud. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

A Vuhledar si trova un'importante area fortificata delle forze armate ucraine, tra le più importanti del Donbass meridionale. Sui canali Telegram dei propagandisti militari russi hanno cominciato ad apparire video che mostrano personale militare russo che pianta bandiere russe in diverse zone della città. (Today.it)

Vengono messi in fila, sul ciglio di quella che sembra essere una strada fangosa. Escono alla spicciolata da un bosco nel territorio controllato dai russi intorno a Pokrovsk, sul fronte di Donetsk. (La Stampa)

Questo significa che qualora l'Ucraina fosse più forte, gli attacchi russi cesserebbero». Lo ha scritto oggi sul suo account X il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. (Corriere della Sera)

Guerra Russia-Ucraina, i russi entrano a Vuhledar, nel Donetsk. Piegata la resistenza ucraina

Secondo un’analisi recente, l’esercito russo sta avanzando nel Donbass a una velocità mai vista dall’inizio del conflitto in Ucraina. Pasi Paroinen, analista del Black Bird Group, un collettivo di analisi di intelligence open source con sede a Helsinki, ha dichiarato al Washington Post che i progressi militari russi nella regione sono stati particolarmente significativi tra agosto e settembre 2024. (Agenparl)

Un passo in più, forse il decisivo, verso il completo controllo russo del Donbass. La battaglia che ha infuriato intorno a questa piccolo centro che un tempo contava 14.000 abitanti, è giustificata dalla sua posizione strategica: si trova infatti all'incrocio tra i fronti orientale e meridionale, su un'altura. (Corriere TV)

Simbolo della fiera resistenza ucraina, come Bakhmut e Avdiivka prima di lei, ora rischia di essere un altro tassello della ritirata nel Donbass. Cittadina da 14mila anime prima della guerra, ormai non è altro che un cumulo di macerie, dove pare si ostinino a vivere un centinaio di civili, che evidentemente non hanno altre alternative. (La Stampa)