Processo Eni-Nigeria, “omesse prove utili” 8 mesi ai magistrati De Pasquale e Spadaro

Il ciclo iniziato nel 2014 con le inchieste della Procura di Milano sugli affari petroliferi di Eni all’estero si è chiuso ieri a Brescia, con la condanna dei due magistrati che rappresentavano l’accusa nel processo per corruzione internazionale in Nigeria. Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati condannati a 8 mesi per rifiuto di … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Dopo Piercamillo Davigo, tocca a Fabio De Pasquale. I veleni dell'inchiesta Eni fanno ieri a Brescia un'altra vittima eccellente. (il Giornale)

Otto mesi di reclusione, pena sospesa, per rifiuto di atti di ufficio. Concluso con un'assoluzione collettiva con formula piena «perché il fatto non sussiste» e la rinuncia di impugnazione da parte della Procura generale «poiché i motivi d'Appello sono incongrui, insufficienti e fuori dal binario di legalità». (ilgazzettino.it)

Lo ha deciso il tribunale bresciano, presieduto da Roberto Span&og… (L'HuffPost)

Procura di Milano sotto choc: 8 mesi ai pm del processo Eni-Nigeria. "Hanno nascosto le prove"

Anche se gli imputati di questo celebre processo sono stati poi completamente assolti, i due pm sono stati rinviati a giudizio e ora condannati, sia pure a una pena poco più che simbolica (non … (L'HuffPost)

Non ha fine la vicenda del processo Eni, un grande caso giudiziario nato in procura a Milano, da cui hanno preso vita una serie di dossier collaterali, ancora oggi in piedi nonostane il filone principale sia finito con l’assoluzione. (Il Sole 24 ORE)

Il Tribunale di Brescia ha condannato i pubblici ministeri milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro a 8 mesi di carcere per il reato di 'rifiuto di atti d'ufficio' per non avere depositato elementi che (Secolo d'Italia)