ANSO: “La nuova imposta sui servizi digitali penalizza il giornalismo locale”

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varesenews.it ECONOMIA

L’Associazione Nazionale Stampa Online, in rappresentanza di tutte le testate di informazione locale e di tutti i propri iscritti chiede una modifica della norma sull’imposta sui servizi digitali. La proposta, inserita nella Legge di Bilancio 2025, intende ampliare la platea dei soggetti destinatari dell’imposta sui servizi digitali, cancellando il precedente limite quantitativo di 5,5 milioni di euro di volume d’affari annuo. (varesenews.it)

Su altri giornali

In una nota, gli editori della Fieg hanno manifestato stupore e amarezza per la norma contenuta nel disegno di legge di Bilancio, che estende l’imposta sui servizi digitali a tutte le imprese che generano ricavi da questi servizi. (Primaonline)

I timori sulla nuova "web tax" all'italiana si fanno sempre più fondati dopo la decisione del governo Meloni di modificare l'imposta sui servizi digitali, introducendo nella bozza della manovra una vera e propria norma "stanga-imprese". (Today.it)

Con la manovra 2025 il governo ha previsto l’ampliamento della platea dei soggetti sottoposti alla web tax eliminando le soglie di fatturato. In subbuglio le società del settore. Fatti, numeri e polemiche L’Italia inasprisce la web tax eliminando le soglie sui ricavi per le imprese attive nel digitale. (Start Magazine)

Cna e la web tax:: "Il governo ci ripensi, così si penalizza l’intero settore"

La misura contenuta nel ddl Bilancio paradossalmente colpisce tutte le imprese digitali italiane, sottoponendole a una duplice tassazione e accentuando così la disparità di trattamento e lo svantaggio competitivo nei confronti dei colossi globali del web (Milano Finanza)

Da una parte c’è quella dell’informazione dei giornali che vede inaspettatamente estendere e applicare anche a loro una web tax sui servizi digitali legati alla pubblicità targetizzata, dall’altra c’è il comparto librario stupito non da qualche provvedimento ma dall’assenza di qualsiasi provvedimento per il rilancio del settore in un paese con l’indice di lettura tra i più bassi d’Europa. (Italia Oggi)

Si tratterebbe di una forte penalizzazione per il settore, particolarmente per le piccole e medie imprese e le start-up. Preoccupazione da parte della Cna per la proposta governativa di estendere la "web tax" a tutte le imprese italiane che operano nel settore digitale, senza più limiti di fatturato. (il Resto del Carlino)