Da Charlie Hebdo a Bezos, chi ha paura delle vignette

Il 7 gennaio 2015 due terroristi islamici entrarono nella sede di Charlie Hebdo e ammazzarono dodici persone. Il 5 gennaio 2025 Ann Telnaes lascia il Washington Post perché non le hanno pubblicato una vignetta. Dieci anni fa eravamo tutti Charlie anche se non era vero, oggi è già più facile essere Ann: nessuno si farebbe problemi a boicottare il Washington Post, ma qualche pensiero sul boicottar… (La Stampa)

Su altre fonti

Non c’è pace nella redazione del Washington Post. Dopo le critiche alla scelta di non dare alcun endorsement in occasione delle elezioni presidenziali dello scorso novembre, lo storico quotidiano statunitense finisce di nuovo al centro delle polemiche. (Open)

Descrivendo, infine, ciò che il Post spera di vedere in un leader: «Carattere e coraggio al servizio dell'etica americana, venerazione per lo Stato di diritto e rispetto per la libertà umana in tutti i suoi aspetti». (Corriere del Ticino)

Dopo l’addio della vignettista Premio Pulitzer Ann Telnaes – dopo che la scorsa settimana il quotidiano aveva censurato un disegno satirico in cui era coinvolto, assieme ad altri tycoon, il proprietario Jeff Bezos inginocchiato sotto una statua di Donald Trump – hanno dato l’addio al Washington Post la capo dell’ufficio di Washington Ann Caldwell, passata alla rivista Puck, mentre il Wall Street Journal ha confermato l’assunzione di Josh Dawsey che per otto anni, dal 2017, aveva coperto sia l’amministrazione Trump che il ritorno del tycoon alla politica dopo la batosta elettorale del 2020. (Il Fatto Quotidiano)

Deschamps conferma l’addio alla Nazionale francese: le parole

Il disegno raffigura Bezos insieme a altri grandi imprenditori americani, insieme a Topolino, prostrati davanti al presidente eletto Donald Trump, al quale offrono sacchi di dollari. Ann Telnaes ha voluto raffigurare i nemici un tempo giurati del tycoon che hanno cambiato diametralmente atteggiamento. (La Stampa)

"Ho sempre avuto conversazioni e consigli editoriali produttivi, e anche alcune differenze sulle vignette che ho presentato, ma mai nessuna è stata bocciata per chi o cosa avevo deciso di rappresentare, almeno fino a questo momento", ha scritto Telnaes, che ha vinto un Pulitzer con le sue strisce satiriche, in un post su Substack per spiegare le dimissioni. (la Repubblica)

DESCHAMPS NAZIONALE FRANCESE ADDIO – Un “adieu” era nell’aria già da diverso, con le indiscrezioni circa l’arrivo di Zinedine Zidane confermate da più parti, ma che non si erano ancora concretizzate. Quattordici anni dopo aver ricevuto l’incarico di Commissario Tecnico della nazionale francese, l’ex allenatore e centrocampista della Juventus ha confermato la volontà di non rinnovare il proprio contratto con Les Blues. (Europa Calcio)