##Ue, Draghi: sovranità è un concetto debole se è solo nazionale

Nel nuovo contesto geopolitico, di fronte alle dimensioni delle sfide globali di oggi, il concetto di sovranità è "troppo debole" se resta limitato a un contesto nazionale, qualunque sia il paese europeo a cui si riferisce, e ha senso solo se riferito alla scala europea. E' un dei messaggi più importanti che è venuto oggi dall'ex presidente del Consiglio italiano e della Bce Mario Draghi, durante un dibattito teletrasmesso questo pomeriggio a Bruxelles dall'istituto Bruegel, un think tank europeo, sul suo rapporto sul futuro della competitività dell'Ue. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Allora avremo i soldi, ma la prima cosa per le imprese medio piccole è essere in grado di crescere. "I singoli Paesi europei sono semplicemente troppo piccoli per affrontare le sfide", poste dall'attuale contesto internazionale, dice nella sede del think tank Bruegel, a Bruxelles (Adnkronos)

E che dati i cambiamenti nel contesto geopoliticpo questa è diventata un una priorità politica". Lo ha affermato l'ex presidente del Consiglio e della Bce, Mario Draghi, durante un dibattito all'istituto Bruegel sul rapporto che ha curato su produttività e la competitività Ue. (Tiscali Notizie)

Mario Draghi torna ad illustrare il suo Rapporto sulla competitività in un incontro presso il think tank Bruegel e rilancia le esigenze già poste a inizio settembre. Con un monito ulteriore: il protezionismo rispetto agli States non ci aiuterebbe. (la Repubblica)

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Allora avremo i soldi, ma la prima cosa per le imprese medio piccole è essere in grado di crescere. “I singoli Paesi europei sono semplicemente troppo piccoli per affrontare le sfide”, poste dall’attuale contesto internazionale, dice nella sede del think tank Bruegel, a Bruxelles (CremonaOggi)

Mario Draghi è intervenuto a un evento organizzato dal think tank Bruegel a Bruxelles: “La cifra dei 700-800 miliardi di investimenti l’anno necessari per la competitività “deriva da un calcolo bottom-up effettuato in modo indipendente dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea, e include gli obiettivi del decennio digitale dell’Ue, la banda larga, l’impegno del 3% per aumentare la R&S in Europa, e poi la difesa con gli impegni del 2% per aumentare le spese per la difesa per i membri della Nato, e arriviamo a questa cifra, 700-800 miliardi, all’incirca poco meno del 5% del Pil europeo. (LAPRESSE)

Dopo una lunga attesa è stato presentato alla Commissione europea l’approfondita analisi curata dall’ex Presidente del Consiglio italiano che ha fatto il punto su alcune delle sfide più urgenti per il futuro economico dell’Unione: transizione energetica, digitalizzazione e la creazione di un vero mercato unico dei capitali. (Corriere della Sera)