Meno tasse ai ricchi e alle aziende e dazi universali: le ricette economiche di Trump costeranno caro alle famiglie meno abbienti
Meno tasse, più dazi: si può riassumere così la ricetta economica di Donald Trump. Per il 32% degli elettori, e in stragrande maggioranza per gli elettori repubblicani, è stata l’economia a indirizzare la decisione di voto, secondo i dati raccolti da Nbc durante gli exit poll. L’estensione dei vantaggi fiscali già introdotti con la riforma del 2017 andrà a vantaggio soprattutto dei più ricchi. Così come il costo dei dazi potrebbe riversarsi appieno sulle tasche dei cittadini. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
Raleigh, North Carolina, pochi giorni orsono: Donald Trump minaccia di imporre dazi sino al 75% sulle merci messicane se il governo di Mexico City non ferma il traffico di immigrati illegali e droga negli Usa. (Nicola Porro)
Quanto è accelerato il polso della nostra economia davanti all’intenzione del neo presidente Usa di introdurre tariffe sulle importazioni tra il 10 e il 20 per cento? Trump ha annunciato, già in campagna elettorale, di voler rendere di nuovo ricchi gli Stati Uniti anche attraverso i dazi sulle merci in entrata. (il Resto del Carlino)
Con la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (ma anche della Federal Reserve negli Usa) stanno progressivamente migliorando le condizioni di finanziamento per i prestiti a famiglie e imprese. (ilmessaggero.it)
Tra i molti quesiti che riguardano il futuro degli Stati Uniti, c'è anche da chiedersi cosa cambia la vittoria Ritorno alla realtà. (Io Donna)
Una volta tornato alla Casa Bianca, è l’allarme lanciato da espertoni economici ed analisti (dopo mesi di bufale sui sondaggi ora tocca a loro sparacchiare bufale a casaccio), Trump scatenerà una feroce guerra commerciale a difesa delle filiere produttive statunitensi che farà tremare il mondo. (Liberoquotidiano.it)
Il neoeletto presidente Usa ha annunciato che per salvaguardare la produzione agricola americana ha intenzione di introdurre dazi di almeno il 10% sui prodotti alimentari d’importazione. La vittoria di Donald Trump potrebbe presto portare sgraditissime sorprese ai produttori di formaggi e vini bresciani. (Corriere della Sera)