Superbonus e sisma, Lancellotta sollecita il Governo a tutelare i comuni molisani

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Termoli Online INTERNO

Superbonus e sisma, Lancellotta sollecita il Governo a tutelare i comuni molisani TERMOLI. Il dibattito sul Superbonus calato sul territorio, con l'intervento dell'onorevole di Fratelli d'Italia, Elisabetta Lancellotta. «Dalla giornata di ieri, venerdì 29 marzo, ho avviato costanti interlocuzioni con il Governo e le strutture tecniche, al fine di sollecitare la conferma del Superbonus 110%, in termini di sconto in fattura e cessione del credito, per la ricostruzione delle zone terremotate del Molise (Termoli Online)

Ne parlano anche altri media

Si scalda la pista di mercato Simeone-Lazio, con il Napoli che avrebbe addirittura fissato il prezzo dell’argentino. Le richieste azzurre. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Il Consiglio dei ministri ha deciso di cambiare rotta e di approvare il testo di un decreto molto importante. Nel recente passato sono state tantissime le polemiche, ora cambia tutto. Il Governo punta il dito contro chi ha usufruito di un incentivo: quali sono i rischi e di cosa si tratta nel dettaglio. (Abruzzo Cityrumors)

Un colpo di grazia per centinaia di imprese, che il conto lo presente… L’ultimo capitolo della saga del superbonus torna ad allargarne le maglie per le regioni del Nord impegnate nella ricostruzione post terremoto, ma il finale non cambia: quello strumento deve essere cancellato. (La Repubblica)

Ma ora le associazioni artigiane tornano a pungolare il governo. «Sono state ore concitate quelle seguite alle notizie sul decreto», ricordano Emiliano Tomassini e Andrea Caranfa, presidente e direttore della Cna di Fermo. (corriereadriatico.it)

La mancata deroga al dl Superbonus per i Comuni del cratere in Emilia (terremoto 2012) rappresenta "una discriminazione vergognosa. Il governo ponga subito rimedio a una decisione che penalizza chi ha lavorato meglio di altri". (il Resto del Carlino)

“Cambiare le regole del gioco in corsa e in modo così frequente e radicale – aggiungono – oltre a danneggiare le imprese, che si erano già attivate per impiantare i cantieri, lascia al palo tutte quelle famiglie e quei gestori degli immobili catalogati nel terzo settore, che avevano avviato l'iter per l'inizio dei lavori in virtù delle rispettive agevolazioni previste dalla normativa in materia. (Tp24)