Arturo Nattino: «Siamo l’unica banca con il cervello a Roma»

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ilmessaggero.it ECONOMIA

Giampietro Nattino è stato uno dei più grandi banchieri romani che ha realizzato il successo di Banca Finnat, creata nel 1898 dal nonno Pietro e che oggi è una delle poche banche di famiglia in Italia, facenti capo ai nuclei famigliari, come Banca del Piemonte (Venesio), Sella, Cassa Lombarda (Trabaldo Togna). Di sicuro grazie a lui sopravvive un istituto che ha le sue radici nella Capitale. Morto a Roma Giampietro Nattino, proprietario di Finnat e uno dei più grandi banchieri della Capitale: aveva 89 anni L’ESODO DEI GRANDI ISTITUTI «I centri decisionali delle banche storicamente romane, dopo fusioni, sono stati trasferiti a Milano o all’estero», dice Arturo Nattino, primogenito di Giampietro e attuale ad della Finnat, «noi nel nostro settore siamo l’unico gruppo bancario che ha tutte le attività e il centro decisionale a Roma, per questo siano al servizio della piccola e media azienda del territorio». (ilmessaggero.it)

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Il banchiere romano Giampietro Nattino è morto oggi all'età di 89 anni. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Era presidente onorario di Banca Finnat, il gruppo finanziario fondato nel 1898 dal nonno Pietro, uno dei primi agenti di cambio a operare nella capitale, e via via ingrandito dagli eredi, a partire dal padre di Giampietro, Arturo, che fondò Finnat gareggiando dalla piazza romana con i big degli operatori di Borsa Italiana come Albertini a Milano o Giubergia a Torino. (il Giornale)

Poi mi aggiunse, con il suo inconfondibile e gentile sorriso e con un po’ di umorismo: “E dopo la funzione, attraversando, tutti potranno tornare subito al lavoro in istituto”». «Da tempo Giampietro Nattino mi aveva detto che avrebbe desiderato che le sue esequie venissero celebrate qui, in questa chiesa del Gesù, a lui tanto cara. (ilmessaggero.it)

(Adnkronos) – E’ morto Giampietro Nattino, presidente onorario di Banca Finnat, Cavaliere del lavoro, e tra i più grandi banchieri della Capitale. Lo rende noto “con immenso dolore” lo stesso istituto. (OglioPoNews)

All’età di 89 anni è morto ieri il banchiere romano Giampietro Nattino, presidente onorario della Banca Finnat, istituto all’ombra del quale si sono mossi grandi e talvolta oscuri intrecci della finanza nazionale, come la scalata fallita di Stefano Ricucci alla Bnl, e altre vicende a cavallo tra la finanza laica e le mura del Vaticano. (Il Fatto Quotidiano)

«Da tempo Giampietro Nattino mi aveva detto che avrebbe desiderato che le sue esequie venissero celebrate qui, in questa chiesa del Gesù, a lui tanto cara. Poi mi aggiunse, con il suo inconfondibile e gentile sorriso e con un po’ di umorismo: “E dopo la funzione, attraversando, tutti potranno tornare subito al lavoro in istituto”». (ilmessaggero.it)