Matteo Salvini su un possibile ritorno al Viminale: "Sto bene dove sto, ma non ci sono più alibi"

Matteo Salvini su un possibile ritorno al Viminale: "Sto bene dove sto, ma non ci sono più alibi" 22 dicembre 2024 “Al ministero dell’infrastrutture, abbiamo tanti progetti e tanti cantieri, tante opere, le Olimpiadi Milano-Cortina, il Ponte sullo Stretto, una nuova rete ferroviaria con oltre 1000 cantieri aperti, per cui sono contento di quello che abbiamo fatto e quello che faremo. Al ministero degli Interni c’è un amico, una persona che ha la mia amicizia e fiducia come Matteo Piantedosi. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La sentenza di primo grado del processo Open arms è il "segnale che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano le leggi prescindendo dalle loro idee politiche" e che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare: e comunque avrebbe dovuto coinvolgere (Secolo d'Italia)

«Quello che dovevo dire l’ho già detto», così Giuseppe Conte ha commentato l’assoluzione del suo ex ministro Salvini in relazione al sequestro di 147 persone sulla Open Arms nel dicembre 2019. Nel Conte I, i decreti sicurezza e la chiusura dei porti furono frutto di un’adesione più convinta che trasformista del M5S al punto di vista degli alleati leghisti. (il manifesto)

Oggi no, domani forse. Cosa vuol fare “da grande”, Matteo Salvini? Davvero ora che i giudici di Palermo hanno bollinato la legittimità dei suoi «porti chiusi» contro i migranti si è messo in testa di tornare al Viminale, poltrona già occupata all’epoca del Conte I e poi negatagli quando il centrodestra è tornato all’esecutivo? Lui si affretta a rassicurare: «Piantedosi è un amico, un fratello. (ilmessaggero.it)

Salvini: «Più urgente separare le carriere». E Pier Silvio Berlusconi lo chiama

– Al ministero dell’Interno “c’è un amico, cioè una persona che ha la mia amicizia e la mia fiducia come Matteo Piantedosi. Milano, 22 dic. (Agenzia askanews)

Prima di arrivare davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo, Matteo Salvini ha dovuto affrontare il “processo” della sua Camera di appartenenza. Il Senato. Seda Palazzo Madama non fosse arrivata la luce verde per i pm - che avevano chiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno nell’aula bunker della casa circondariale “Pagliarelli” non si sarebbe celebrato alcun dibattimento (da cui pure Salvini è stato assolto). (Liberoquotidiano.it)

Le centinaia di messaggi e chiamate, dagli alleati sovranisti Orban e Le Pen ma pure da «politici di sinistra». L'accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». (ilgazzettino.it)