Riccardo Muti al Senato: la "bacchettata" sui cellulari, la standing ovation, l'omaggio di La Russa (video)

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(Post) fascisti

Spettacolo e commozione, oggi, in Senato, dove il Maestro Riccardo Muti ha diretto i musicisti dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dai presidenti del Senato e della Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Tra gli ospiti, anche il presidente della (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Squilla il telefono e il maestro Muti non la prende bene. Il maestro - raccontano i presenti - si scurisce in volto ma va avanti. (ilmessaggero.it)

«È a forza di pensare ai fiori che i fiori crescono», recita un proverbio cinese che il direttore d'orchestra Riccardo Muti ha menzionato ieri, in coda al concerto di Natale nell'aula del Senato, sul podio dell'Orchestra Cherubini. (il Giornale)

Il Santo Natale è un momento che unisce, include e non fa superare le divisioni». Ci sono il presidente della Repubblica Mattarella e quelli di Camera e Senato, Fontana e La Russa che fa gli onori di casa: «Abbiamo Muti e non c’è bisogno che vi dica altro. (Corriere della Sera)

La lezione del maestro Riccardo Muti al Senato e i «fiori» di Scampia

Ai cultori delle commedie di Eduardo De Filippo non sarà infatti sfuggita l’analogia tra lo “stutare” di Muti e lo “stutare” eduardiano: il primo è stato infatti adoperato ieri per rimbrottare i maleducati che tenevano il telefonino acceso durante il concerto nell’aula del Senato (“E stutatelo sto telefonino!”, è sbottato il maestro); il secondo è invece l’ordine che, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello“, Lucariello (interpretato da Eduardo) rivolge al fratello Pasqualino per fargli “stutare” (spegnere) le candele appena accese (“appicciate”) per chiedere alla Madonna il miracolo di salvare la moglie Concetta svenuta dopo l’ennesimo litigio familiare. (il Giornale)

“E spegnetelo ‘sto telefono”, Riccardo Muti sbotta al concerto di Natale al Senato: la reazione di Mattarella “E stutatelo ‘stu telefono!”. Riccardo Muti lo ha detto in dialetto napoletano durante il concerto di Natale al Senato della Repubblica, quando ha sentito l’ennesimo telefonino squillare. (Fanpage.it)

Riccardo Muti ha citato un vecchio proverbio cinese ieri nel suo breve discorso in Senato, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, al termine del concerto di Natale sul podio dell'Orchestra Giovanile Cherubini. (ilmattino.it)