Michele Padovano, l’odissea giudiziaria è un docufilm: “La mia vicenda insegna, mai puntare il dito”
"Il messaggio che vorrei passasse è: non puntare il dito contro nessuno perché, a volte, le cose non sono come sembrano". Lo ha raccontato, visibilmente commosso, Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, dopo l'anteprima nel cinema Massimo, a Torino, del documentario prodotto da Sky Sport sulla sua vicenda giudiziaria. "Innocente, 17 anni senza libertà" è il titolo del documentario che racconta l'attività sul campo del calciatore e la lunga odissea che lo ha visto condannato nei primi due gradi di giudizio fino all'assoluzione definitiva della Corte d'Appello di Torino il 31 gennaio 2023, a 17 anni dall'arresto. (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Stamattina, giovedì 19 dicembre, è stato presentato in anteprima al cinema Massimo di Torino. La vicenda dell'ex calciatore Michele Padovano, scagionato a 17 anni dall'inizio delle indagini, diventa un documentario di Sky Sport (Corriere della Sera)
La storia di ingiustizia di Michele Padovano diventa un docufilm. L’attaccante che aveva conquistato una Champions League con la Juventus ha atteso 17 anni tra carcere e tribunali. E oggi a La Stampa racconta che cominciò tutto il 10 maggio 2006: «Ero appena uscito da un locale di Torino dopo un incontro elettorale, da candidato al Comune. (Open)
Dieci anni dopo la conquista della Champions del 1996 (con Padovano in gol nei quarti contro il Real Madrid e su rigore nella finale con l'Ajax), l'arresto con l'accusa infamante di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. (leggo.it)
L’incredibile vicenda giudiziaria dell'ex attaccante della Juventus, oggi commentatore di Sky Sport, chiusa nel gennaio 2023 con la (molto tardiva) assoluzione per non aver commesso il fatto, è stata raccontata magistralmente nel docufilm «Michele Padovano – Innocente, 17 anni senza libertà», prodotto da Sky Sport e presentato il 19 dicembre in anteprima al Cinema Massimo di Torino (Corriere della Sera)
A La Stampa: «Dopo l’arresto mi sono rimasti vicini in pochi, Vialli tra questi. In carcere ho trovato tanta umanità». Su Sky un docufilm su di lui (IlNapolista)
Questa storia mi ha tolto 17 anni di vita, ma ha anche sconvolto l'adolescenza di Denis". "Mi sono commosso nel vedere mio figlio Denis piangere ripercorrendo la mia vicenda. (La Gazzetta dello Sport)