I fondi russi non c’erano Il pm: archiviate il caso "Salvini mai indagato"

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Metropol addio. La mediazione ci fu, ma dopo che l’incontro nell’albergo di Mosca finì sui giornali, l’affare saltò. È probabile che il leader della Lega Matteo Salvini ne fosse al corrente, ma non è mai stato indagato. Ecco, in parole povere, perché la Procura ha chiesto l’archiviazione per l’ex portavoce di Salvini, Gianluca Savoini, gli altri due italiani e i tre russi indagati anche per corruzione internazionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

Il caso Metropol, con l’accusa alla Lega di aver intascato tangenti di finanziamento illecito al partito da parte di petrolieri russi, si è rivelata una clamorosa fake news. La bufala, sapientemente costruita dai soliti giornali d’inchiesta di sinistra (vera e propria “macchina del fango”), è stata in questi anni una formidabile arma di lotta politica nelle mani dei leader di quella parte politica, che l’hanno cinicamente usata contro Matteo Salvini e il suo partito, presentati come corrotti e servi di potenze straniere. (Nicola Porro)

Riccardo Molinari, presidente dei deputati leghisti, a tutto campo sull'archiviazione del caso dei presunti, e a questo punto mai pervenuti, fondi russi alla Lega. "Abbiamo aspettato i tempi della Giustizia, ora apprendiamo che ci sarà una richiesta di archiviazione. (ilGiornale.it)

Il 16 luglio 2018, l’ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, rientrato da un viaggio in Russia durante il quale ha partecipato con il leader della Lega, allora ministro dell’Interno, a un incontro con l’omologo russo Vladimir Kolokoltsev, ne parla con Francesco Vannucci, il quale riferisce tutto a Gianluca Meranda. (Il Fatto Quotidiano)

C'erano gli incontri con i russi e c'erano le mail. Finisce così in niente la strombazzatissima inchiesta sulla Lega che per tre anni ha tenuto sulla corda i dirigenti di via Bellerio. (ilGiornale.it)

E' la tesi, che non ha trovato riscontri, della procura di Milano che dopo tre anni e mezzo ha chiesto l'archiviazione per Gianluca Savoini, fondatore dell'associazione Lombardia-Russia ed ex portavoce del ministro e segretario della Lega Matteo Salvini, per l'avvocato d'affari Gianluca Meranda (figura di "significative ambiguità") e per l'ex bancario Francesco Vannucci, indagati per corruzione internazionale per l'affare russo dell'hotel Metropol. (La Sicilia)

Il 16 luglio 2018, l’ex portavoce di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, rientrato da un viaggio in Russia durante il quale ha partecipato con il leader della Lega, allora ministro dell’Interno, a un incontro con l’omologo russo Vladimir Kolokoltsev, ne parla con Francesco Vannucci, il quale riferisce tutto a Gianluca Meranda. (Il Fatto Quotidiano)