Rai, verso cda martedì per nomine Rossi e Agnes. Pronta riforma M5S, fuori la politica

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LAPRESSE INTERNO

La Lega punta su stop al canone e aumento del tetto pubblicitario: ma non esclude l'ipotesi privatizzazione La data segnata in agenda è martedì primo ottobre per un doppio appuntamento: a Viale Mazzini ci sarà l’assemblea dei soci e a seguire la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, che eleggerà al suo interno il nuovo amministratore delegato, Giampaolo Rossi, designato dal Tesoro, e la presidente in pectore Simona Agnes, che poi dovrà essere convalidata dalla commissione di Vigilanza. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'idea di un'alleanza elettorale, e non politica, che non è mai piaciuta agli elettori ma che Schlein e Giuseppe Conte hanno cercato di mettere assieme per superare il Centrodestra si è scontrata contro uno scoglio, nemmeno tra i più grossi. (il Giornale)

Il nuovo consiglio di amministrazione della Rai ha finalmente preso forma: ieri il voto delle Camere e l'indicazione del Ministero dell'Economia, azionista del servizio pubblico, e sono quindi arrivati i nomi che vanno a completare il cda per il quale i dipendenti avevano già eletto Davide Di Pietro. (Italia Oggi)

ROMA Temporeggiare. E nel frattempo, lavorare sottotraccia perché si creino le condizioni. (ilmessaggero.it)

Successivamente, probabilmente già nel primo pomeriggio, è prevista la prima seduta del nuovo cda, chiamato a nominare Rossi amministratore delegato e Agnes presidente. (Il Piccolo)

L’impegno a fare la riforma Rai in tempi utili a rispondere alle indicazioni europee (indipendenza dei media dalla politica)? Non pervenuto. L’intesa su un nome «di garanzia» – cioè non targato – per la presidenza del cda Rai? (il manifesto)

Il Tesoro ha poi indicato Giampaolo Rossi, attuale direttore generale, punto di riferimento di Fratelli d'Italia nel campo dei media, come consigliere che assumerà l'incarico di amministratore delegato, insieme a Simona Agnes, fortemente voluta da Forza Italia per il ruolo di presidente, che dovrà però superare lo scoglio della Commissione di Vigilanza. (la Repubblica)