Cirio: “I cambiamenti sono un’opportunità, Stellantis mantenga gli impegni presi per Mirafiori”
La Regione «continuerà a vigilare sugli impegni presi per gli investimenti su Mirafiori». Lo dice Alberto Cirio, presidente della Regione, il giorno dopo le dimissioni dell’Ad di Stellantis, Carlos Tavares. «Bisogna guardare ai cambiamenti come un’opportunità», commenta Cirio. Il presidente Elkann? «Non l'ho ancora sentito». Il governatore del Piemonte pensa nell’immediato «al secondo modello di 500 elettrica entro gennaio 2026, ai progetti condivisi», e sul futuro a più lungo termine dice: «L’importante è lavorare e impegnarci perché la prossima sia una governance attenta all’Italia più di quanto sia stato in passato». (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
"Il processo di nomina del nuovo amministratore delegato permanente è in corso, gestito da un comitato speciale del consiglio di amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025 - si legge in una nota di Stellantis -. (Il Giornale d'Italia)
Il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo chiedon oa Stellantis di «mantenere gli impegni presi» e «più azioni sul territorio» e guardano ai cambiamenti come a nuove opportunità. (La Repubblica)
Il Comitato, già presieduto dal premio Nobel Giorgio Parisi, è formato da figure di spicco nel panorama italiano della ricerca scientifica. (Corriere di Lamezia)
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato dal primo dicembre 2024. La decisione è stata accettata dal consiglio di amministrazione dell'azienda, presieduto da John Elkann, che guiderà un Comitato Esecutivo ad interim fino alla nomina di un nuovo CEO, prevista entro la prima metà del 2025. (IG Group)
«Credo che la richiesta sia assolutamente necessaria e possa essere accettata visto il cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis. È un momento difficile per l'automotive», ha detto Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera (Open)
Tavares ha sempre difeso strenuamente il suo stipendio da super manager, sostenendo che viene pagato «per quel che vale». A cui si dovevano aggiungere i 13,5 milioni di bonus nel caso avesse centrato gli obiettivi, ma l’ipotesi appare remota, visto come è finita domenica sera. (Corriere della Sera)