«Rena' non mi lasciare», le ultime parole di Arcangelo Correra a Renato Caiafa, che ha sparato il colpo mortale

«Io, Arcangelo e un altro amico avevamo trascorso la serata a Chiaia, nella zona dei baretti. Siamo rientrati verso casa attorno alle 4 e 30. È lì, in piazzetta Sedil Capuano, che abbiamo notato la pistola appoggiata sulla ruota di un’auto. Appena l’ho impugnata è partito il colpo che ha ucciso Arcangelo». È il drammatico racconto di Renato Caiafa che, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo, ha risposto alle domande del gip. (napoli.corriere.it)

Ne parlano anche altre testate

«La Giunta Rocca è al lavoro per restituire dignità ai detenuti e alle persone che lavorano nelle carceri del Lazio. A disposizione delle organizzazioni no profit del Lazio 250mila euro per migliorare la vita dei detenuti e garantire l’adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale. (Frosinone News)

Al termine di un’udienza durata oltre due ore e mezza per la morte di Arcangelo Correra lo ha deciso il giudice per le indagini del Tribunale di Napoli, che pur non convalidando “per mancanza dei presupposti di legge” ha applicato la misura cautelare in carcere per i reati di detenzione di arma clandestina e ricettazione. (ilmattino.it)

Napoli, le ultime parole del 18enne ucciso all'amico che ha sparato: "Non mi lasciare"

"Non mi lasciare" sarebbero le ultime parole pronunciate da Arcangelo Correra, il 18enne ucciso per errore a Napoli dall'amico Renato Benedetto Caiafa in piazza Napoli. (La Repubblica)