“La bête” e “The Killer”: la Mostra di Venezia scopre i suoi assi

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La bestia conquista Venezia: sorprende, affascina e fa riflettere “La bête”, il nuovo film di Bertrand Bonello in lizza per il Leone d'oro. Ambientata in un futuro prossimo in cui regna suprema l'intelligenza artificiale, la nuova pellicola del regista francese racconta di un mondo in cui le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. Per liberarsene, Gabrielle deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove ritrova Louis, suo grande amore (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

La recensione di The Beast, storia distopica di due anime destinate a stare insieme, per poi dividersi, nell'arco di secoli differenti ed epoche diverse. Il film, diretto da Bertrand Bonello, è stato presentato in concorso alla 80. (Movieplayer)

In realtà, come James faceva chiaramente emergere nel finale di quel racconto pubblicato nel 1903, quell'«animale pericoloso» da cui guardarsi era proprio l'aridità di cuore di cui soffriva il protagonista, ovvero l'incapacità di amare. (ilGiornale.it)

Per quasi tutta l’estate un nido di piccioni mi ha fatto compagnia, piazzato su di un angolo in alto del balcone di casa, incombente come il senso di tragedia imminente che per Betrand Bonello opprime chiunque non sia disposto ad annullare le proprie emozioni in cambio di una purificazione dei sentimenti decisamente più “funzionale”, sul posto di lavoro, in società, nelle relazioni. (Sentieri Selvaggi)

Per liberarsene, Gabrielle (Léa Seydoux) deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove rincontra Louis, suo grande amore (interpretato da George McKay, che ha sostituito il compianto Gaspard Ulliel). (Best Movie)

Giornatona. Tre film: uno bello e interessante, uno molto bello e uno forse bellissimo. Cominciamo da questo. (ilgazzettino.it)

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