Processo per stalking, Morgan ammesso al percorso di giustizia riparativa

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Il Dubbio INTERNO

“Il giudice ha accolto la richiesta di giustizia riparativa, formulata personalmente dal mio assistito in aula, di invio delle parti a un percorso di giustizia riparativa presso il competente centro. Gli operatori del centro dovranno ora acquisire il consenso delle parti”. A dirlo all’Adnkronos è il l’avvocata Rossella Gallo, difensore di Marco Castoldi in arte Morgan, al termine dell’udienza conclusasi oggi davanti al tribunale di Lecco (Il Dubbio)

La notizia riportata su altre testate

Il giudice ha … Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Lecco, dove si è celebrata la seconda udienza del processo a suo carico, accusato di aver perseguitato la ex con messaggi e telefonate. (Il Fatto Quotidiano)

Accederà alla giustizia riparativa Marco Castoldi, in arte Morgan, a processo per stalking ai danni dell’ex fidanzata Angelica Schiatti. Si tratta di una procedura complementare al processo, che – in caso di condanna – potrebbe permettere a Morgan di ottenere una riduzione della pena. (Open)

Inoltre ha fissato la nuova udienza, a marzo, per valutarne i risultati e riprendere il processo. Il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, ha accolto l’istanza avanzata dal suo legale – l’avvocato Rossella Gallo – che gli permetterà di intraprendere il percorso in un centro antiviolenza del Comune di Milano. (IL GIORNO)

Cinque anni, due rinvii a giudizio, vita compromessa, anni di malessere, di rospi ingoiati, di fiducia mal riposta, di dignità calpestata, di paura e soprattutto nessuna tutela se non la mia buona stella e la fortuna che ho di aver potuto stravolgere la mia vita, le mie abitudini. (Rolling Stone Italia)

È inaccettabile un sistema che esorta le donne a denunciare e allo stesso tempo le invita a confrontarsi con chi le ha vessate e molestate», afferma l’avvocato Maria Nirta. Non si può costringere una vittima a sedersi di fronte a chi l’ha perseguitata. (ilmessaggero.it)

Una parziale vittoria, quella di Castoldi, che dopo aver negato le accuse in prima battuta, rilanciando una serie di attacchi e offese verso la sua ex fidanzata, rendendosi – in modo tardivo – conto di essere in errore aveva provato a chiedere scusa pubblicamente (“ho detto cose orribili”) e a dare la colpa delle persecuzioni nei suoi confronti a “un serio problema di tossicodipendenza” da cui avrebbe provato a uscire anche con una terapia “potentissima, quasi un elettroshock”. (Luce)