Morto anche l'aggressore delle Cheptegei e il padre sconfortato: "l'avevamo denunciato anche 2 giorni prima"
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Whatsapp - Telegram Il presunto aggressore dell’atleta ugandese Rebecca Cheptegei, il keniano Dickson Ndiema Maranganch, sarebbe morto ieri nello stesso ospedale di Eldoret dove era morta la sua vittima, e dove era stato ricoverato dalla settimana scorsa, dopo aver bruciata viva la maratoneta che aveva subito ustioni sul 75% del corpo prima di avere collasso fatale quando era ricoverata. Proprio a causa dello stesso gesto folle, lo stesso aggressore aveva subito gravissime ustioni, tanto da essere ricoverato in terapia intensiva sin dal primo arrivo in ospedale. (Queen Atletica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Decine di persone in lutto in Uganda hanno reso omaggio a Rebecca Cheptegei, l'atleta olimpica morta la settimana scorsa in Kenya dopo che il suo compagno le aveva dato fuoco. Una folla, tra cui i leader locali, si è riunita oggi nella sala dell'amministrazione locale in attesa della sepoltura della donna nella sua casa in un villaggio vicino al confine con il Kenya. (Sport Mediaset)
Il decesso a causa delle ustioni riportate, a distanza di una settimana da quello della maratoneta olimpica Cheptegei uccisa, morto anche l’ex compagno che le aveva dato fuoco (Sardegna Live)
Lo scorso 10 settembre è deceduto anche l'uomo, rimasto lui stesso ustionato mortalmente. Era stata attaccata dall'ex fidanzato, Dickson Ndiema, mentre tornava dalla chiesa con i suoi due figli (dopo un litigio pare per un terreno conteso): è morta 4 giorni dopo a causa di ferite da ustione che coprivano l’80% del suo corpo. (Sky Sport)
I funerali dell'atleta Rebecca Cheptegei si sono svolti a Bukwo, in Uganda, alla presenza dei familiari e delle autorita'. Rebecca Cheptegei e' stata cosparsa di benzina e data alle fiamme dal suo compagno all'inizio di settembre in Kenya, poche settimane dopo aver corso la maratona alle Olimpiadi di Parigi. (Il Mattino di Padova)
La giovane maratoneta, che aveva appena partecipato ai Giochi di Parigi 2024, era nella sua casa della contea occidentale di Trans Nzoia, dove si stava allenando. Tutto un Paese piange e manifesta rabbia dopo la scomparsa della sua campionessa. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la fine delle Olimpiadi, è arrivata una terribile tragedia: dopo aver ucciso l’atleta, anche l’ex compagno è morto per le ustioni riportate. Era il 15 Settembre 2015 quando il Comitato Olimpico Internazionale aveva annunciato ufficialmente le cinque candidate che si sarebbero contese la possibilità di ospitare i Giochi Olimpici che si sarebbero tenuti nel 2024. (JMania)